28 MAR – La multa da 250mila euro per gli eurodeputati stellati che lasceranno il Movimento 5 stelle fa ancora discutere soprattutto tra chi il Movimento lo ha lasciato sbattendo la porta. “Leggo del futuro impegno degli europarlamentari del partito a 5 stelle di versare una penale di 250mila euro in caso si vada in contrasto ai capi politici Grillo e Casaleggio. Non mi sembra costituzionale tentare di imporre il vincolo di mandato in questo modo surrettizio”, ha affermato il senatore del gruppo misto Luis Alberto Orellana, eletto con i 5 stelle ma espulso recentemente dal gruppo, commentando quanto previsto dal codice di comportamento che Beppe Grillo ha stilato per i futuri europarlamentari stellati, in particolare sulla penale nel caso di rifiuto di dimettersi dalla carica elettiva per i parlamentari “sfiduciati” dagli attivisti.
“Immagino che però molti del partito a 5 stelle – ha aggiunto – la riterranno questa una ottima idea e mi domando quindi se i parlamentari a 5 stelle alla Camera e al Senato non chiederanno di aggiungere questa clausola al codice di comportamento. Altrimenti mi sembrerebbe che non sono sicuri del fatto loro e sono pronti a lasciare…”.
Il vincolo di mandato è stato introdotto di fatto nel nuovo codice di comportamento varato per i candidati al Parlamento europeo M5S. Prescrive un impegno formale al versamento di 250mila euro (che sarebbero poi devolute in beneficenza) per l’eurodeputato che, qualora fosse sfiduciato dagli attivisti del suo territorio e dagli iscritti certificati al Movimento, rifiutasse di dimettersi dalla carica. Una clausola forse non del tutto in sintonia con la Costituzione italiana, ma che nelle intenzioni dei vertici M5S dovrebbe mettere al riparo il gruppo di Strasburgo dalle ribellioni dei dissidenti che hanno indebolito prima politicamente poi anche numericamente i gruppi della Camera e soprattuto del Senato. TMNEWS