25 mar – Una donna di 90 anni malata di Alzheimer è stata la protagonista di un’incredibile storia in una Grecia sempre più lontana dalla realtà. In una notte di febbraio, riporta la vicenda il blog KTG il 3 marzo scorso, è stata arrestata a causa di una presunta evasione da 5 mila euro, a cui gli inquirenti sono arrivati tramite un’indagine sui conti dei familiari.
Invece di portare la paziente di Alzheimer a casa in un luogo a lei sicuro, la polizia doveva applicare la nuova legge che prevede la detenzione e il processo penale. L’incredibile arresto si è dunque compiuto. Solo il giorno seguente, continua KTG, i parenti sono stati informati della detenzione e hanno trovato la donna in uno stato di attacco di panico nella cella della stazione di polizia, per poi scoprire come come non avessero il diritto di portare la donna a casa, dato che doveva apparire davanti al Procuratore.
Alla tv Mega TV, una nipote della donna ha spiegato tutta la vicenda e denunciato come la nonna fosse caduta dal letto durante la notte e avesse riportato alcune ferite. Solo dopo diverse insistenze da parte dei parenti, la donna è stata trasferita in una clinica psichiatrica pubblica dove è stata ricoverata per dieci giorni sotto sorveglianza della polizia. Solo dopo che l’ospedale ha confermato la malattia, la donna è potuta tornare a casa e i l Procuratore ha aggiornato il processo a aprile.
Anche una paradossale multa da 100 euro è stata imposta alla donna, rea di non aver risposto in tempo per e-mail alle richieste dell’ufficio delle tasse. Per la nuova legislazione del ministero delle finanze greco non è possibile non avere un account e-mail, ma non ci sono leggi, conclude KTG, che proteggano i diritti dei pazienti di Alzheimer.