25 mar – Si preannuncia come un evento il ritorno di Franco Zeffirelli. Il Maestro dirigera’ “La Boheme” di Giacomo Puccini, l’8 aprile al Metropolitan Opera di New York. L’opera sara’ trasmessa in diretta satellitare alle 19.30 nei cinema italiani (oltre 200 sale) da Microcinema distribuzione. Zeffirelli aveva quarant’anni quando realizzo’ il suo allestimento di “La Boheme”, messo in scena per la prima volta nel 1963.
L’opera lirica di Giacomo Puccini e’ universalmente riconosciuta come una delle piu’ articolate dal punto di vista registico e scenografico. Fu proprio questo a ispirare l’ideazione dell’intramontabile allestimento ideato dal Maestro, in grado di valicare i confini spazio-temporali e generazionali. L’opera piu’ rappresentata al Met, narra la storia delle appassionate vite di quattro amici, trascorse in una fredda soffitta di un sobborgo di Parigi, in cui, mentre affrontano una dura e crescente poverta’, i loro grandi sogni artistici incrociano piacevolmente il dolce e indimenticato amore giovanile.
Zeffirelli ricorda la sua prima rappresentazione (nel 1964) cosi’: “Generalmente, anzi sempre, io ricordo i miei spettacoli attraverso chi vi era come interprete. Quindi, allora, capito’ una squadretta non male, ma la mia Boheme ha attratto sempre, era un’occasione per tutti, grandi e piccolini, perche’ metteva a posto le differenze”.
Nella sua lunga carriera artistica, ricca di indimenticabili successi cinematografici e teatrali, “La bisbetica domata”, “Romeo e Giulietta”, “Fratello sole sorella luna”, “Gesu’ di Nazareth”, “Aida”, “La Boheme”, solo per citarne alcuni, Zeffirelli ha insegnato al suo pubblico quanto la contemplazione della bellezza, in tutte le sue forme, possa far bene al cuore dell’uomo e della societa’, una bellezza che oggi il mondo pare aver dimenticato. Quello del prossimo 8 aprile e’ pertanto un appuntamento importante per tutti gli amanti dell’Opera e del Teatro Lirico in generale, ma e’ soprattutto un’occasione, per l’Italia e per gli italiani, di esprimere l’immensa e dovuta gratitudine nei confronti di un artista che ha generosamente offerto al pubblico internazionale la sua arte, realizzando capolavori di inestimabile valore che hanno reso ancora piu’ grande l’Italia nel mondo.