Turchia abbatte un jet siriano al confine. Damasco: è un’aggressione

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24 mar – Continua a infuriare la battaglia fra forze lealiste siriane e ribelli jihadisti nel nord della provincia di Latakia, vicino al confine con la Turchia, dove ieri un jet militare siriano è stato abbattuto dalla contraerea di Ankara, secondo la denuncia di Damasco, che l’ha definito “un atto di aggressione”.

Jet abbattuto – Fonti militari hanno sottolineato che l’abbattimento è avvenuto nell’area di Kassab, nel nord della provincia di Latakia, vicino al confine con la Turchia, dove negli ultimi giorni ribelli jihadisti hanno lanciato un’offensiva contro le forze lealiste. Il pilota si è salvato lanciandosi con il paracadute. Il ministero degli Esteri di Damasco ha denunciato in un comunicato quello che ha definito “il coinvolgimento della Turchia in Siria fin dall’inizio degli eventi”, cioè del conflitto civile.

Erdogan: risposta forte – “La nostra risposta sarà forte se si viola il nostro spazio aereo”, ha detto il premier turco Recep Tayyip Erdogan, durante un comizio elettorale, elogiando l’armata turca per l’aereo siriano abbattuto.
La battaglia – Continuano intanto gli scontri. Secondo l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), almeno 20 miliziani anti-governativi sono stati uccisi e 30 feriti negli scontri e nei bombardamenti delle forze del regime, appoggiate dai volontari delle milizie di autodifesa nazionale, intorno alla localita’ di Nabaa al Mor e al valico di confine di Kasab. Molti dei feriti sono stati trasportati in territorio turco per essere curati.

Pesanti perdite – Anche una fonte militare citata dall’agenzia governativa Sana parla di “pesanti perdite” inflitte ai ribelli. “Da stamane – afferma la fonte – unità delle forze armate hanno inflitto colpi fatali ai gruppi terroristi che si erano infiltrati dal confine con la Turchia nell’area di Kasab”. Da tre giorni gruppi di insorti sunniti jihadisti, tra i quali i qaedisti del Fronte al Nusra, hanno lanciato un’offensiva denominata ‘Al Anfal’ nel nord della provincia di Latakia, bastione della famiglia del presidente Bashar al Assad a maggioranza alawita. tiscali