Imola: Presentazione libro “Quella che ero e Quella che sarò” di Marta Pellizzi

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Quella che ero e Quella che sarò
CRONACA DELLA MIA ESISTENZA
DI
Marta Pellizzi

29 Marzo 2014 – Ore 16:30
Sala delle Stagioni – Imola

• L’autrice dialoga con Gabriella Barbieri (Presidente di Università Aperta)

• Intervengono Antonio Castronuovo (Direttore de La Piè) e Piergiorgio Castellani (Presidente Univoc sez. Imola – Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi)

• Letture a cura di Tiziana Modigliani

Sarà possibile acquistare il libro alla fine della presentazione presso il banchetto allestito.

Rimani in contatto con l’autrice per ricevere gli aggiornamenti sulla pubblicazione della seconda edizione del libro. Ricordati di lasciare i tuoi contatti all’uscita della presentazione o di seguire gli aggiornamenti su www.martapellizzi.com.

 

pellizzi“Quella che ero e Quella che sarò. Cronaca della mia esistenza” è un racconto autobiografico con cui l’autrice scandisce gli eventi che più hanno stravolto la sua esistenza. Si tratta di un libro autoedito che è sicuramente l’insieme di tanto lavoro ed impegno.

La storia che ci viene narrata non è di certo roba da poco. Seppur il libro è esile nelle dimensioni (90 pagine), il contenuto è tutt’altro che scarno. Dentro questa opera vi è molto, tra sensazioni ed emozioni. Vi è tanto perché si parla di fatti accaduti ad una ragazza che ha dovuto superare molti ostacoli e fare i conti con i cambiamenti che il fato le ha sottoposto.

In questa storia si inneggia alla vita ed è un trionfo di speranze. L’autrice porta al lettore la propria esperienza anche nei dettagli più intimi. Essa parla del tumore cerebrale che le ha tolto la vista e che forse mai la lascerà in pace. Ebbene sì, in questo libro si parla di un male tanto terribile quanto perversamente benefico. Se da una parte Marta ha potuto assaggiare il peggio dalla vita, dall’altra ha potuto comprendere cosa significa sopravvivere ed essere felici in un equilibrio precario.

Questa storia lascia senza fiato e si sente da come l’autrice ce lo fa capire. Vuole farci rimanere senza fiato, come lo è rimasta anche lei innumerevoli volte.