23 mar – L’Anpi lancia una nuova campagna ideologica: fare una ricerca minuziosa in tutti gli archivi dei Comuni italiani e verificare se tra i cittadini onorari c’è Benito Mussolini. L’iniziativa prende il “la” dopo due decisioni anacronistiche adottate dal consiglio comunale di Torre Pellice e Torino. L’amministrazione valdese in quattro e quattr’otto, appena si è accorta che tra i suoi cittadini onorari c’era anche il Duce, l’ha cancellato dall’elenco.
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L’iniziativa (che è arrivata novant’anni dopo l’iscrizione, avvenuta, nel 1924 per acclamazione) è stata subito presa come esempio da due consiglieri del Pd e di Sel di Torino che l’hanno riproposta tale e quale in consiglio comunale per chiederne la revoca del riconoscimento. La delibera con la quale, nel 1924, il Duce è diventato torinese onorario è riemersa dall’Archivio storico.
Per revocare un provvedimento come la cittadinanza onoraria servono le firme di un quarto dei componenti del Consiglio e l’approvazione di tre quarti dell’assemblea. Una perdita di tempo inutile. Due iniziative che dimostrano come l’onda lunga della pregiudiziale antifascista sia ancora dura a morire. Come appunto conferma ulteriormente l’atteggiamento dell’Anpi. L’Associazione nazionale partigiani, infatti, non si è lasciata sfuggire un’occasione così ghiotta per far sentire la sua voce. Prima è arrivato il suo plauso all’iniziativa dei consigli comunali di Torre Pellice e di Torino di revocare la cittadinanza onoraria, subito dopo ha «invitato i propri iscritti e militanti ad accertare, con un’attenta verifica, se altri Comuni» abbiano conferito un analogo riconoscimento.
«La cittadinanza onoraria – ha affermato poi ideologicamente l’Anpi – è un grande riconoscimento e a Torino è stata, giustamente, conferita a persone che si sono battute con determinazione e coraggio per la libertà, per la democrazia, per il progresso. Persone che non possono condividere tale riconoscimento con chi ha instaurato un regime dittatoriale e ha privato i cittadini italiani della libertà». Forse però i cittadini più che di campagne ideologiche necessiterebbero di atti concreti per affrontare e superare meglio questo momento di crisi che attanaglia tutte le famiglie.
Ma perché con le nostre tasse dobbiamo finanziare questi signori dell’Anpi? Le loro ricerche ci costano milioni di euro. Non possono farsele per conto loro? Magari quei soldi potremmo darli a chi ha bisogno proprio come fece colui il quale ora vogliono cancellare dalla cittadinanza onoraria..
nessuno può impedire che l’affetto per il Duce perduri in eterno…….l’8 settembre non è mai finito, i rossi continuano a manifestare la loro anomalia mentale con azioni e argomenti degne del peggior periodo sovietico Leninista…..ce ne fossero oggigiorno di Benito Mussolini al governo….. altro che vibratore e spese varie con i soldi dei disoccupati e invalidi!!! tutti i partiti in tutte le regioni Italiane indagati per furto e ruberie varie!!! e questo da sempre! fossimo in un paese normale e un popolo normale avremmo dovuto recarci tutti sotto i palazzi del potere e cacciare a calci il 98% di questi maiali che hanno ridotto il paese a un immensa discarica a cielo aperto…..la cittadinanza va tolta a De Benedetti, d’Alema, Berlusconi, Vendola, Pisallah ea tutti gli elettori del PD!
Sòn tutti fuori di boccia!!
pd e sel sono ormai due partiti da circo equestre !
E’ più che evidente che,anche da morto, continuano a temerlo quel CASTIGAMATTI !!!
Dimostrazione evidente che in casa SEL e PD non abbiano proprio nient’altro
da fare !