22 mar – Vi allego una agenzia di stampa e vediamo se siete bravi a rispondere ad un quesito: l’udienza è finita meno di un’ora prima dell’agenzia, l’udienza era a porte chiuse e senza un giornalista nel raggio di un km, io non ho parlato con nessuno e il mio avvocato nemmeno. Secondo voi chi ha parlato con i giornalisti? Il Giudice? Il PM? O la fata turchina? Io penso la fata turchina. Voi?
Tralascio il fatto che non ci sia uno straccio di prova a mio carico ma solo le dichiarazioni demenziali di un pregiudicato cacciato dalla Lega anni fa ad accusarmi e che tutti i testimoni sentiti abbiamo smentito l’accusa…. Per ora mi limito a rilevare come quando si parla di politica alla Giustizia (G maiuscola) in italia si sostituisca una macchinetta mediatica…
Forse Berlusconi non ha tutti i torti.
Dimenticavo: la fata turchina si è dimenticata di dire all’ansa che il rinvio a giudizio l’ho chiesto io prima che il PM: in certi casi infatti il processo è l’unica strada per la difesa per produrre testimonianze.
Eh già… questa è la “Legge” italiota. La giustizia, appunto, è altra cosa.
Buona serata e grazie a tutti per la solidarietà.
Sentenza del tribunale di Forlì (ANSA) – FORLI’, 21 MAR – Il deputato romagnolo della Lega Nord Gianluca Pini è stato condannato per millantato credito, e rinviato a giudizio per evasione fiscale dal tribunale di Forlì. Era accusato di aver ricevuto 15.000 euro da un candidato al concorso di abilitazione alla professione notarile, col pretesto di favorirlo nei confronti dei membri della commissione. Soldi versati dal candidato tra fine 2007 e gennaio 2008 e ricevuti da Pini che avrebbe vantato un credito con colleghi in parlamento. L’interessamento però non si concretizzò. La vicenda era diventata pubblica nel 2012.
Oggi Pini è stato condannato in abbreviato dal giudice Alessandro Trinci a 2 anni e 800 euro di multa (pena sospesa). L’accusa aveva chiesto un anno. Nella stessa udienza era poi stata riunita la decisione su una altra vicenda, relativa a illeciti fiscali per violazioni che per l’accusa sono state commesse tra il 2009 e il 2010. Per quelle vicende il giudice ha deciso il rinvio a giudizio e l’udienza è stata fissata nel novembre di quest’anno. (ANSA).