22 mar – Nell'”affollata arena fiscale” i tributi locali “hanno fatto la parte del leone”. A sostenerlo è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo il quale “il prelievo è cresciuto nel 2012 del 7,8% sul 2011, e del 650% rispetto al 1990”. Per Sangalli, questo incremento delle tasse locali “ha aggravato la crisi economica e ha creato un clima di incertezza, come dimostra la vicenda Imu-Tasi”.
Secondo l’associazione dei commercianti, in pieno clima recessivo, tra il 2008 e il 2013, le manovre correttive di finanza pubblica hanno causato un aumento di tasse per oltre 56 miliardi. ”Più l’economia italiana entrava in crisi, piu’ si è fatto ricorso alla leva fiscale”. Sulle spalle delle famiglie la pressione fiscale è quindi aumentata dell’1,6% medio annuo, ”più del triplo di quanto sarebbe stato necessario” in una dinamica ‘normale’ (cioe’ lo 0,4% annuo).