21 mar – Nel popolare quartiere Tuscolano a Roma compare sulla vetrina di un negozio il cartello: “È severamente vietato l’ingresso agli zingari”.
L’Associazione 21 luglio paragona il cartello attaccato alla porta di una frequentata panetteria alla discriminazione degli ebrei nella Germania nazista e a quella dei neri, in Sudafrica durante l’Apartheid.
Dopo le segnalazioni e la pubblicazione sui social network del contestato cartello, il negozio ha provveduto a rimuoverlo. Ma le polemiche non si sono per questo placate.
E’ stata recapitata sull’argomento una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per esprimere “profonda preoccupazione per il livello di conflittualità e ostilità che si registra nei confronti delle comunità rom e sinte e per l’emergenza democratica e civile che attraversa il nostro Paese”
L’Associazione 21 luglio:
A Roma ‘E’ severamente vietato l’ingresso agli zingari’ come lo era a Berlino per gli ebrei e a Soweto per i neri? Oppure siamo forse cosi’ assuefatti a una certa terminologia da ritenerla innocua e non percepire piu’ la gravita’ di alcune affermazioni? Livelli cosi’ alti di ostilita’ verso rom e sinti – conclude il comunicato- sono la conseguenza delle politiche discriminatorie e segregative che le istituzioni italiane attuano nei confronti di tali comunita’, nonostante i ripetuti richiami delle autorita’ europee”.
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Ma io che sono il proprietario di un locale, posso far entrare chi mi pare e piace? E’ un dato di fatto, la gente che vive sulle spalle degli italiani è diventata insopportabile. Volete integrazione, case e lavoro? Andate a zappare, portate la pagnotta a casa legalmente e vedrete che nessuno vi dirà nulla ma siccome in Italia i perbenisti stanno aumentando sempre più, si tutela gente che alla fine dei fatti va in giro a rubare…vogliamo poi parlare di quel giudice che non ha condannato perchè il ragazzo è stato cresciuto con quella che bisogna rubare? Facciamola finita va!!!