Milano: Pisapia Contestestato Da uno Studente
Milano, 21 mar – “Hai dato i soldi agli zingari e ai rom, sei una m… a”. Così uno studente ha insultato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia al Teatro Dal Verme durante la prima Giornata della legalità.
Lo studente, Alessandro, a quel punto è stato invitato a confrontarsi direttamente con il sindaco sul palco. Al microfono il ragazzo – scrive La Repubblica – ha chiesto conto a Pisapia delle scelte su Imu, Irpef, ticket del tram “che hai alzato e dei soldi che hai regalato agli zingari mentre vedo nel mio quartiere gente che non arriva a fine mese. Io mi informo”.
“La questione è che l’Imu non è stata pagata e l’abbiamo aumentata perché l’avrebbe pagata lo Stato – ha risposto il sindaco con toni calmi -. Inoltre abbiamo l’esenzione più alta d’Italia. Dovresti informarti sì, ma tenendo conto della realtà”.
“Milano ha l’addizionale Irpef minore di tutta Italia – ha proseguito il sindaco – con l’esenzione più alta”.
Poi il sindaco ha detto, rispondendo a “I soldi ve li mangiate”: “Demagogia. Io prima guadagnavo tantissimo e ho rinunciato a quei guadagni della mia precedente professione per mettermi al servizio della città. Cerca di distinguere e non mettere tutti sullo stesso piano perchè così non si dà speranza di cambiamento. Ho fatto tante rinunce e scelte pericolose: giro in bici senza scorta”.
Poi ha concluso: “Sono molto contento del confronto. Vanno bene le critiche quando sono giuste, ma ci si confronta”.
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milanotoday.it
Col cavolo però che Pisapia abbia risposto nel merito, e cioè giustificato tutti i soldi che si danno ai rom che poi, sotto elezioni, vanno a votare col “certificato del sindaco”, senza nemmeno i documenti…
Pisapia ha mostrato la sua saggezza informando il ragazzino. L’Imu non l’ho aumentata ai cittadini perché è servita a farla pagare allo Stato… E sei sindaco? Quanta ignorante furbizia… Ma lo Stato paga di tasca propria? Vai in quel paese dove lo Stato non paga con i soldi dei suoi cittadini anche i sindaci ignoranti.
Dire la veritá NON é insulto,