20 mar – Nel 2012 in provincia di Roma, le imprese con titolare italiano sono diminuite di 657 unita’, diventando 142.480, mentre le imprese con titolare immigrato sono cresciute del 12,6%, diventando 34.084. Di esse, sette su dieci operano a Roma e una su cinque ha una donna come titolare (6.624). Non a caso, da Roma e dalle altre province laziali gli immigrati hanno inviato nei paesi di origine (in prevalenza Asia) oltre 2 miliardi di euro nel 2012.
Lo si legge nel Decimo Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 2012 realizzato dal Centro studi e ricerche Idos con il sostegno di Caritas-Roma che si avvale in questa edizione dell’intervento di Roma Capitale e della Regione Lazio, nonche’ di quello del Cnel. Il documento viene presentato oggi a Roma. Il maggior protagonismo spetta agli asiatici (1/3 dei titolari), seguiti dagli europei comunitari e dagli africani (1/4 ciascuno).
La prima collettivita’ per numero di imprese e’ quella bangladese, che supera quella romena (7.443 titolari rispetto a 6.294). La presenza degli immigrati viene percepita sempre piu’ nella sua valenza finanziaria, come attestato nella provincia di Roma dagli oltre 3.000 sportelli bancari (dei quali 1.500 nel Capoluogo) e dai 4.500 agenti di money transfer che ad essi si rivolgono.
D’Alema, 2 miliardi di euriniiiiiiiiiiiii allora cos’è che apportano gli immigrati?