Bologna, 18 mar. – Ha confessato ed ha chiesto scusa alle vittime e alla citta’ di Bologna, Robert Cezarin Tivadar, il rumeno di 26 anni accusato di due aggressioni a sfondo sessuale avvenute a Bologna all’alba dell’11 gennaio scorso. Si sarebbe giustificato spiegando che aveva bevuto troppo ed era, dunque, sotto effetto dell’alcol. Il 26enne, nel corso dell’interrogatorio in Procura avvenuto nel pomeriggio a Bologna, ha ammesso le sue responsabilita’ per i due episodi contestati nel mandato di arresto europeo eseguito in Danimarca, ricostruendo nel dettaglio quanto accaduto quella notte.
La versione di Trivadar corrisponde con quella fornita dalle due ragazze nelle denunce. Il giovane si e’ detto, invece, completamente estraneo ad altre due aggressioni (meno gravi rispetto alle due che ha confessato) per cui e’ indagato: in entrambi i casi le giovani non lo avevano riconosciuto nelle immagini fotografiche. Lo straniero e’ stato sentito per oltre un’ora dal procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini e dal pm Laura Sola.
“Abbiamo acquisito importantissimi riscontri – ha dichiarato Giovannini – all’ipotesi accusatoria. Dopo l’interrogatorio abbiamo acconsentito ad un breve incontro tra l’indagato e la madre avvenuto nel nostro ufficio”. Uscito dalla Procura, coprendosi il viso con un foglio bianco, Tivadar e’ salito sul furgoncino della penitenziaria con le manette ai polsi per essere condotto al carcere della Dozza di Bologna. (AGI) .