17 mar – Una proposta di legge sulla riduzione dell’uso del contante e l’incentivo del pagamento elettronico è stata depositata alla Camera. Il testo di legge, che raccoglie le istanze delle associazioni e dei movimenti sul tema, nasce da un dato: “il contante ha un costo, e contrariamente a quello che si pensa, è un costo enorme”, dice all’Adnkronos Sergio Boccadutri (Sel), primo firmatario della proposta, che precisa: “nel nostro Paese, secondo i dati della Banca d’Italia, il costo del contante ammonta a 8 miliardi di euro, di cui il 49% è sostenuto da banche e infrastrutture per l’offerta dei servizi di pagamento, il 51% è a carico delle imprese”.
Si tratta di un dato isolato nel panorama europeo, “dove l’e-payment è molto più utilizzato, con costi prevalentemente fissi, mentre in Italia 9 pagamenti su 10 avvengono ancora in contanti”. “Tra l’Italia e il resto d’Europa esiste un vero e proprio ‘e-payment divide’ – evidenzia Boccadutri – un limite al sistema Paese che ne opprime il potenziale, un’arretratezza che non ci permette di essere al pari degli altri e che non ci consente di crescere in un settore fondamentale nell’attuale scenario economico”.
La proposta di legge, secondo il deputato di Sel, avrebbe il merito di conseguire come primo importante risultato “la riduzione dei costi del sistema”. “A ciò si aggiungono minori rischi, la riduzione dei costi delle transazioni, senza che queste ricadano sui consumatori, e soprattutto il vantaggio della tracciabilità, cioè la possibilità di limitare evasione ed elusione fiscale”. Quanto alla sicurezza per i consumatori, Boccadutri sottolinea che “per la stesura del testo vi è stato un incontro anche con l’Autorità garante della privacy, per inserire una norma a tutela della riservatezza degli utenti”.
“Per venire incontro alle esigenze dei consumatori – aggiunge – è stato importante chiedere tempi certi in caso di utilizzo fraudolento della carta, e la non applicazione al consumatore di commissioni per il pagamento elettronico nei confronti della pubblica amministrazione”. Queste istanze sono emerse durante il percorso di stesura della legge, avviato con una fase di ascolto dei movimenti impegnati sul tema. “Volevo che fosse una legge equilibrata – spiega Boccadutri – che rispettasse gli interessi delle imprese, dei consumatori e delle istituzioni. Da una proposta equilibrata possono avere vantaggi tutti”, commenta.
“Il mio auspicio è che la legge sia discussa prima dell’estate, perchè l’Italia, che è fanalino di coda in Europa in materia di pagamento elettronico, possa arrivare al semestre europeo avendola almeno presa in esame” dichiara Boccadutri. “Il governo dovrebbe essere attento a questa legge, che rispecchia lo spirito dell’innovazione e dell’Agenda digitale” conclude il deputato Sel, ricordando che tra i firmatari del testo vi sono anche deputati del Pd, di Scelta Civica e del gruppo Per l’Italia. adnkronos
Ah e vorrei aggiungere che di risparmio il cittadino non ne vede l’ombra….
dato che se vado (e lo so perchè mi è capitato) a comprare le sigarette dal tabaccaio non avendo contanti ho pagato con il bancomat più 1 euro di commissione…quindi signori miei, dove starebbe sto risparmio?
E’ legale che il tabaccaio mi faccia pagare 1 euro di commissione per il servizio pos?
…al pari con gli altri….
Uhmmmm da dove devo incominciare a fare l”elenco delle cose che non vanno qui in Italia?
1) Stipendi rimasti fermi a 20 anni fa
2) Pensioni misere
3) Disoccupazione per 8 mesi (se ti va bene) poi vai a vivere sotto un ponte
4) Livelli di età per la pensione troppo alta
5) Sanità che non funziona (se già con la mia busta paga pago il SSN, perchè quando vado a fare una visita devo pagare?)
6) Condannati ancora al potere
7) Strade piene di buchi…a cosa pensano i comuni? a rifare le strisce….sarà.
8) Scuole dove se vuoi usare il bagno te devi potà la carta igienica da casa
…. la lista delle cose che non vanno in Italia sarebbe lunga….
Tutto giusto,Loredana,solo quelle cose che elenchi tu a sistemarli non si arrichisce a dismisura nessuno,e siccome i governi oggigioeno hanno la vita breve ,il loro obiettivo principale rimane semre l’arricchimento personale veloce e consistente delle “poltrone” di turno.Cosi ,presi tutti dalla fretta di accapparamento delle poche risorse rimaste, fanno a gara chi ci incula meglio e prende la “caramella”…Che tristezza.
I compagnucci sempre in prima fila a sostenere gli interessi delle banche e dell’alta finanza. Non si smentiscono mai. Ecco la bufala che con l’eliminazione del contante si ottiene un risparmio per i consumatori. Il vero risparmio l’otterrano le banche eliminando i cassieri, la BCE eliminando il costo di fabbricazione delle banconote e le autostrade eliminando i casellanti. Ci perderanno quei lavoratori che a causa del denaro elettronico verranno licenziati e ci perderemo tutti perchè perderemo quel poco di privacy che ancora ci rimane. Le sinistre sempre pronte a servire i poteri forti.
Giuseppe