L’eurodeputato presenta un’interrogazione a Bruxelles: “I diritti e la democrazia non si usano solo quando fa comodo.”.
Bruxelles, 17 marzo 2014 – “Una vittoria del popolo, che si ribella ai dettami di Bruxelles e di Washington, autodetermina la propria indipendenza e sovranità e riabbraccia le sue origini e la sua identità. Un modello per chi come la Lega vuole l’Europa dei popoli e delle regioni”.
L’eurodeputato e capodelegazione a Bruxelles della Lega Nord Lorenzo Fontana commenta così il risultato referendario della Crimea, che ha visto i cittadini della ormai ex regione Ucraina esprimersi ad ampia maggioranza per l’indipendenza da Kiev.
Il “ministro degli Esteri” della nuova Lega salviniana oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni alla Commissione circa la contrarietà dell’Ue al referendum e denunciare la “geometria variabile” di Bruxelles sul concetto di democrazia, che viene interpretato a seconda dei propri comodi da Paese a Paese.
Spiega Fontana: “In Ucraina in origine c’era un governo democraticamente eletto ma è stato spodestato, perciò la Crimea si é ribellata ed ha indetto il referendum. Eppure l’Ue e gli Usa sui mass media hanno fatto passare il concetto di una Crimea antidemocratica, perché non accettava la nuova situazione politica che piaceva a Obama e alla Merkel. Questo mette in luce, una volta in più, come i grandi potentati politici-economici vogliano sempre prevaricare la volontà popolare”.