Approvato Dl che proroga le missioni all’estero, no di Fdi in difesa dei Marò

maro14 mar – A pochi giorni dalla scadenza la Camera approva il decreto legge che proroga di sei mesi le missioni militari italiane all’estero. Il testo passa a Montecitorio con 289 sì, 89 no e un astenuto: contro hanno votato M5S, Sel, la Lega e Fratelli d’Italia. E stato necessario blindare il decreto con la fiducia, la prima del governo Renzi, per scongiurarne la decadenza.

I tempi di esame del testo, che si riferisce a tutte le missioni all’estero tra cui quelle in Afghanistan ed in Libano ma anche a quella per il contrasto alla pirateria nell’Oceano indiano cui partecipavano i due marò detenuti in India, si erano allungati a dismisura a causa della crisi del governo Letta e dell’allungarsi dell’esame a Montecitorio della legge elettorale. E’ stata dunque necessaria una corsa contro il tempo.

Il no di Fdi per ricordare i Marò – E proprio la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India ormai da due anni, ha caratterizzato fortemente l’esame a Montecitorio del decreto, che va reiterato ogni sei mesi per consentire ai militari italiani di continuare ad essere impiegati in teatri al di fuori dei confini nazionali. Per la prima volta Fdi-An ha votato contro il rifinanziamento delle missioni: un gesto forte, giustificato da Ignazio La Russa con la necessità di “dare un segnale chiaro sulla vicenda dei marò, che sembra essere tornata nell’oblio”.

L’esponente di Fdi espone nell’Emiciclo le foto dei due fucilieri di Marina ed attacca: “I nostri soldati sono buoni per combattere in Afghanistan o per fare i gendarmi della pace e poi vengono abbandonati come persone senza diritti da noi e dagli organismi internazionale sotto l’egida dei quali sono andati a svolgere una missione. Lanciamo un segnale per avere un sussulto. Se i Marò non tornano in Italia non possiamo continuare a partecipare alle missioni all’estero”. tiscali