“Mutilava malati terminali”, chiesto l’ergastolo per Brega Massone

BREGA-MASSONEMilano, 12 mar. – Pier Paolo Brega Massone “mutilava i malati terminali”. Per questo i pm milanesi hanno chiesto l’ergastolo per lui e il suo collaboratore Fabio Presicci responsabili di operazioni “inutili e dannose” all’istituto Santa Rita di Milano, ribattezzato ‘clinica degli orrori’. I due imputati sono accusati di 4 omicidi volontari e di 45 lesioni.

Al termine di una lunga requisitoria che ha occupato due udienze, e’ stato il pm Pradella a chiedere ai giudici della Corte d’Assise la condanna dell’ex primario del reparto di chirurgia toracica all’ergastolo e all’isolamento diurno per due anni e sei mesi. Carcere a vita e un anno di isolamento diurno e’ stata la pena sollecitata per Presicci. A entrambi sono state negate le attenuanti generiche che invece il pm ha chiesto per un altro collaboratore di Brega, Marco Pansera, per il quale la rappresentante della pubblica accusa ha sollecitato la condanna a 18 anni.

Infine, sono state chieste per altri quattro imputati pene comprese tra un anno e due anni e due mesi di carcere. Nel corso della sua requisitoria, il pm Grazia Pradella ha affermato che Brega Massone si e’ reso autore di “mutilazioni su malati terminali”. “Se e’ inaccettabile operare per soldi gente che non ha bisogno di essere operata – ha detto – lo e’ ancor di piu’ farlo su persone che sono in condizioni generali molto compromesse”.

Brega, arrestato nel giugno 2008 e gia’ condannato in appello in un primo filone dell’inchiesta a 15 anni e mezzo, e’ accusato in questo secondo processo di 4 omicidi aggravati dalla crudelta’ e dall’aver commesso il fatto per assicurarsi i rimborsi ottenuti dal sistema sanitario nazionale. Risponde inoltre di 45 lesioni, truffa aggravata dal danno patrimoniale di rilevante entita’, falso e appropriazione indebita.
L’omicidio viene contestata nella forma del ‘dolo eventuale’ perche’, in sostanza, Brega e i suoi collaboratori avrebbero ‘accettato’ la morte dei pazienti operandoli. agi