11 mar – “Abbiamo sempre più carcerati che vogliono convertirsi all’Islam perché i musulmani ricevono carne di vitello anziché di maiale e a loro piace di più”. Lo ha dichiarato Ernst Scheiben, direttore del carcere cantonale di Frauenfeld, in un’intervista all’Ostschweiz am Sonntag.
Scheiben non ha saputo spiegare nel dettaglio le differenze tra i menu dei prigionieri cristiani e quelli dei musulmani. “L’unica cosa sicura è che i musulmani non ricevono carne di maiale” ha aggiunto in seguito sul 20 Minuten, precisando che i menu non vengono preparati all’interno del carcere, bensì all’ospedale cantonale.
“Senza validi motivi, non vediamo di buon occhio questi cambiamenti di religione” ha aggiunto Scheiben, spiegando che prima di accordare i nuovi menu si cerca sempre di valutare se il carcerato in questione intenda veramente vivere in futuro secondo i precetti dell’Islam o se la sua conversione sia dettata unicamente dalla volontà di mangiare meglio. “In generale è comunque sempre possibile cambiare. Ci sono anche carcerati che decidono di diventare vegetariani durante il periodo trascorso in prigione.”
Anche Ueli Graf, ex direttore del carcere zurighese di Pöschwies, ha affermato di conoscere bene questi “giochetti” messi in atto da prigionieri che intendono migliorare le proprie condizioni all’interno del carcere. “Una privazione della libertà comporta ovviamente delle mancanze per il carcerato. Molte delle cose che poteva fare fuori non sono più a sua disposizione. Per cui c’è chi cerca di compensare queste carenze. “Che qualcuno scelga di diventare musulmano sperando di mangiare meglio, non lo trovo drammatico.”
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