11 mar – Non accenna a scemare la tensione fra Russia e diplomazie occidentali sul problema di Ucraina e Crimea mentre Mosca prepara una legge per l’annessione della penisola sul Mar Nero che ad oggi appartiene all’Ucraina. Quando il 16 marzo prossimo si terrà il referendum sull’adesione della Crimea a Mosca, in Russia non sarà ancora pronta la legge semplificata per l’annessione: oggi però la Duma, il ramo basso del parlamento, ha fissato per il 21 marzo la prima lettura del disegno di legge, che consente di inglobare territori stranieri sulla base di un semplice referendum, abolendo la necessità di firmare accordi internazionali.
Il premier della Crimea: nazionalizzeremo la flotta ucraina – Intanto le autorità della russofona Crimea intendono nazionalizzare le navi della flotta ucraina dislocata a Sebastopoli. “La flotta ucraina a Sebastopoli sarà interamente nazionalizzata. Non intendiamo lasciar uscire le navi ucraine da Sebastopoli”, ha annunciato il premier locale Serghiei Aksionov, non riconosciuto e ricercato da Kiev. “Abbiamo precluso l’uscita – ha aggiunto – anche alla flotta civile Cernomor Neftegas”, che comprende navi cisterna e per l’esplorazione marittima dei giacimenti di gas e petrolio nel Mar Nero. Lo riferisce Itar-Tass.
Crimea: no a osservatori Osce per il referendum – L’amministrazione di Crimea inoltre non ha mandato un invito ufficiale all’OSCE, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, per monitorare il referendum del 16 marzo sullo status della penisola dell’Ucraina. Rustam Temirgaliyev, vice primo ministro della Repubblica Autonoma di Crimea, sottolinea che “l’invito verbale è stato effettivamente fatto dal primo ministro Sergei Aksyonov, ma nessun invito ufficiale è stato mandato”. Per poi aggiungere: “Siamo aperti a varie organizzazioni internazionali, ma solo se sono pronti a inviare osservatori, non sabotatori, esperti militari e consulenti. Non abbiamo bisogno dell’aiuto di questi specialisti”, ha tagliato corto.
Merkel: referendum illegittimo – Il referendum viene definito illegittimo dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dalla maggioranza dei leader occidentali soprattutto perché in Crimea si trova la flotta russa del mar Nero e la penisola ha sempre goduto di un status speciale e di forte autonomia. La cancelliere, in una telefonata con Vladimir Putin, ha definito il voto illegittimo, mentre il leader del Cremlino pensa esattamente l’opposto.
Referendum Crimea: su volantini svastica in alternativa a Mosca – Per rendere l’idea della tensione che si vive in Crimea, si pensi che sui volantini del referendum l’alternativa alla Russia viene rappresentata da una svastica nazista. Aperto un portale Internet “Crimea insieme…” per la propaganda del referendum del prossimo 16 marzo con il quale la Crimea vota sulla secessione dall’Ucraina: l’esito resta scontato e i manifesti “da scaricare” – con cuori col tricolore russo – raccontano lo stesso. Tra i tanti volantini, uno con una grafica che riassume il pensiero filorusso: una Crimea avvolta da una bandiera nazista e una dalla bandiera russa, tra le due un “oppure” e l’invito a votare il 16. tiscali
la Merkel e una pedina dei poteri forti Americani che gia’ dagli anni 90 voleva mettere i missili in ucraina e annetterla alla nato. Non essendoci riuscita , ha usato lo stesso sistema della jugoslavia, della siria, della tunisia, della libya, sono in corso guerre interne dei134 paesi che vuole destabilizzare per impossessarsene adesso anche con il venezuela, creando conflitti interni organizzati dalla cia, con mercenari di ditte private che si infiltrano nelle finte rivoluzioni interne, creano il caos per far destituire il regolare governo.
UN IMPERIALISMO MONDIALE !
Merkel: referendum illegittimo – Frau Hitler stia zitta, pr sapendolo in tutta europa di chi é figlia e nonostante stia facendo più cadaveri del notorio padre, abbia almeno la compiacenza di stare zitta.