8 mar. – Era stato gia’ condannato in primo grado a quattro anni di carcere Sebastiano Fedele, il manovale di 44 anni che ieri ha ucciso la moglie Silvana Spaziani, dopo averla dapprima picchiata con una sbarra di ferro e poi lanciata dalle scale. La condanna in primo grado dell’uomo era stata pero’ sospesa in attesa dell’appello.
Particolari raccapriccianti quelli che emergono dalla conferenza stampa che si e’ svolta presso il comando provinciale dei carabinieri di Frosinone. Gli investigatori del colonnello Antonio Menga hanno ricostruito uno spaccato familiare terrificante: la donna, come la stessa suocera, venivano puntualmente picchiate e maltrattate da quel marito-figlio padrone. Sebastiano Fedele, due anni fa, aveva colpito all’addome con una roncola la madre. La donna si salvo’ per miracolo.
L’altra sera l’ennesima, drammatica lite a colpi di mazza in ferro. Poi l’epilogo con il volo dalle scale della moglie. L’autopsia, che verra’ svolta quasi certamente lunedi’, potrebbe chiarire tanti altri aspetti della vicenda. Certo e’ che Sebastiano Fedele, dopo aver raccolto la moglie agonizzante dalle scale, l’ha portata sul letto e si e’ messo a dormire. Quando si e’ svegliato e si e’ accorto che la moglie era morta, ha pensato di mettere in atto una commedia: ha chiamato la ditta delle onoranze funebri sostenendo che la moglie era morta di malore. Gli addetti alla preparazione della salma, viste le tante ecchimosi, hanno deciso di chiamare i carabinieri. (AGI) .
Ma la vita di una persona è calcolata come? Se si infliggono pene così esigue, come si potrà cambiare la situazione? Se non si danno condanne certe ed esemplari, ognuno si sentirà libero di uccidere perchè tanto il pensiero è…sono solo pochi anni, ne vale la pena!!!