6 mar – L’accesso (record) di stranieri alle primarie di Reggio Emilia domenica scorsa sta generando caos nel Pd e nella giunta che amministra la città. Oggi il sindaco reggente Ugo Ferrari ha deciso di revocare le deleghe all’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini, uno dei quattro candidati, “a causa del venir meno di requisiti imprescindibili di fiducia e collaborazione”. Dopo l’intervento dei carabinieri in un seggio della città per sedare un principio di rissa, emergono di ora in ora nuovi particolari sulle modalità di coinvolgimento all’appuntamento elettorale; intanto la procura ha avviato una indagine conoscitiva.
In un lungo comunicato il sindaco reggente Ferrari, che sostituisce Delrio da quando è ministro, ha spiegato le ragioni del “licenziamento” di Corradini. Ma si tratta soltanto dell’ultimo provvedimento in ordine di tempo. Già all’indomani delle primarie la commissione garanti del Pd aveva deciso di annullare il voto del seggio allestito al “Catomes Tot” per i disordini di domenica pomeriggio. I nuovi elementi emersi nei giorni successivi hanno reso il clima a Reggio Emilia più infuocato che mai.
Il candidato Corradini, secondo la ricostruzione, avrebbe inviato sabato sera a tutti i cittadini cinesi residenti nel Comune un sms per invitarli ad andare a votare alle primarie ed esprimere la preferenza per lui. Si fa inoltre riferimento ad un bus navetta che avrebbe dovuto portare i cinesi ai seggi. Per condannare l’episodio si è espresso anche un gruppo di 10 associazioni di cittadini immigrati che prendono le distanze dalle presunte irregolarità sul voto.
Ma che dite?
Nel PD c’é solo gente retta e onesta!
Ma solo i comunisti con Lelin al posto del rosario sul letto metrimoniale, ci credono… sarà un caso?