5 mar – Si è ucciso perchè, lui disoccupato, anche la moglie aveva aperto il lavoro. E’ il drammatico retroscena del suicidio di sabato notte, ad Agugliano (Ancona). Dimitru Bordea, romeno di 33 anni, muratore, si è ucciso perchè da tre anni non riusciva a trovare lavoro, e non poteva mantenere le due figlie di tre e cinque anni.
Venerdì scorso la moglie di Bordea, anche lei romena, collaboratrice domestica, era stata licenziata e l’uomo, che da tempo si era dato all’alcol, ieri era tornato a casa completamente ubriaco. La compagna lo aveva rimproverato, perchè in quello stato spaventava le bambine, e il romeno si era messo a spaccare mobili e oggetti, dicendole di uscire di casa con le piccole perchè voleva farla finita. La donna non gli ha creduto, comunque è andata con le figlie dalla cognata.
Un’ora dopo, quando è rientrata, ha trovato il marito a terra in una pozza di sangue: si era piantato in gola un coltello da cucina con una lama lunga 31 centimetri. ilmessaggero.it/marche/