2 mar. – Il massacro alla stazione cinese di Kunming e’ stato un “violento attacco terroristico”. E’ quanto sottolineano i media di Stato di Pechino. Un gruppo di uomini vestiti di nero e’ entrato nella stazione ferroviaria uccidendo a coltellate 27 persone e ferendone 109. L’ombra del terrorismo islamico: la tecnica è quella usata di solito dagli uiguri- Uno dei pochi dati certi è che gli aggressori erano armati di coltelli e forse anche machete, tutti e cinque sono stati uccisi dalla polizia a colpi di arma da fuoco. Le autorità parlano infatti di un attacco terroristico da parte dei separatisti uiguri.
La maggior parte dei loro attacchi ha luogo nello Xinjiang , ma l’assalto di Sabato è avvenuto a più di 1.000 chilometri ( 620 miglia) a sud-est di Yunnan , dove non ci sono mai stati tali disordini . Tuttavia , un altro attacco suicida attribuito a separatisti uiguri, che ha ucciso cinque persone a Pechino, a Piazza della Porta nello scorso novembre, ha sollevato allarmi e le autorità ritengono che i militanti vogliano colpire bersagli in tutto il paese .
Kunming e’ il capoluogo della provincia sudoccidentale dello Yunnan. E’ stato un “attentato terroristico, organizzato e premeditato”, portato a termine da “persone non identificate armate di coltello”, ha sottolineato l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, citando le autorita’ locali. Secondo quanto riferito dalla tv locale ‘K6′, la polizia ha ucciso alcuni degli attentatori. La zona intorno alla stazione e’ stata isolata e sul posto sono arrivati i vertici della sicurezza cinese. Secondo i testimoni, gli attentatori erano tutti vestiti di nero e, appena entrati, hanno cominciato a colpire indiscriminatamente.
Acune foto pubblicate su ‘Sina Weibo’, il Twitter cinese, mostrano corpi stesi a terra ricoperti di sangue, gruppi di agenti che pattugliano la stazione e medici che soccorrono i feriti. Un testimone che stava cenando in un ristorante vicino alla stazione ha raccontato di aver visto gli aggressori: uomini vestiti di nero armati di due lunghi coltelli.