Reggio Emilia, 1 mar. – – Prima di entrare in classe, circa due volte a settimana, fumavano marijuana ceduta loro, o in alcuni casi venduta, da tre coetanei finiti nei guai. Il giro di spaccio di marijuana tra adolescenti di una scuola superiore dell’Appennino reggiano è stato scoperto dai Carabinieri di Castelnovo Monti.
L’indagine è partita a metà febbraio quando una 15enne, che prima di entrare nell’istituto aveva fumato uno spinello, si è sentita male in classe. La ragazzina ha avuto un capogiro, è svenuta, poi si è ripresa ed è stata quindi portata in ospedale per un accertamento.
Del fatto sono stati informati i militari che hanno avviato l’attività investigativa, accertando che il malore era riconducibile all’assunzione di droga. Da qui è emerso che un gruppetto di 4-5 ragazzine, tutte femmine, tra i 14 e i 16 anni, si riforniva periodicamente da tre coetanei che cedevano loro gli spinelli. Si tratta di un 18enne, un 17enne e un 16enne, compagni di scuola, tutti e tre indagati per spaccio. Il 16enne però dovrà rispondere anche di lesioni colpose come conseguenza di altro reato. Sarebbe stato lui, infatti, a fornire la droga alla 15enne che si è sentita male.
Secondo alcune testimonianze e le ricostruzioni degli investigatori dell’Arma, le ragazze fumavano lo stupefacente circa due volte a settimana. Ma nel giro sarebbero coinvolti anche altri ragazzi. Negativo l’esito delle perquisizioni domiciliari a casa dei tre indagati, mentre mezzo grammo di marijuana è stata sequestrata ad una ragazza che ha spontaneamente consegnato uno spinello ai carabinieri.
Scarsa la collaborazione dei ragazzi alle indagini. Il clima attorno alla vicenda, secondo gli inquirenti, è stato infatti caratterizzato da una certa “omertà”. Proseguono ora gli accertamenti per individuare i dettagli del giro di micro-spaccio che avveniva, di fatto, a pochi metri dai banchi di scuola. adnkronos