Caracas, 26 feb. – Proseguono per il quattordicesimo giorno consecutivo in tutto il Venezuela le proteste contro il presidente Nicolas Maduro e il suo governo, anche se le tensioni sembrano essersi ridotte, per lo meno temporaneamente, e non si sono registrati nuovi episodi di violenza. A Caracas i sostenitori dell’opposizione hanno raggiunto in marcia l’ambasciata cubana, dove hanno consegnato una nota intitolata ‘Comunicato alla dittatura di Cuba’, nella quale si intima di non interferire piu’ nelle vicende interne del Paese alle autorita’ dell’Avana, tradizionalmente alleate del regime.
“Non tollereremo piu’ intromissioni che consentano di continuare a controllare i nostri mezzi di comunicazione, stabilendo che cosa possiamo vedere e quando”, si legge nel documento. “Non permetteremo che si decidano le nostre operazioni militari ne’ che si indottrinino i nostri figli”.
Frattanto, se per il procuratore generale Luisa Ortega il numero dei morti accertati nei recenti disordini rimane fermo a tredici, diversi media locali danno conto di altre due persone rimaste uccise, con un totale di vittime salito dunque ad almeno quindici. agi