26 febbr “Buffone, buffone, nessuno ti ha eletto, vattene. Renzi dove vai scappi?”. È un coro di contestazioni e urla quello che ha accompagnato Matteo Renzi nella sua passeggiata nel centro storico di Treviso da parte di venetisti e “Forconi”. Contro il premier è stato tentato anche il lancio di un paio di arance che però hanno mancato l’obiettivo, finendo sull’asfalto. Cartelli offensivi sono stati esposti anche di fronte Palazzo Rinaldi, dove si trovava il premier, con su scritto: “Meglio un morto in casa che Renzi sulla porta”.
“Avete ragione, questa cosa dovrà essere sbloccata” avrebbe detto il premier incontrando sindaci e amministratori locali che fra i problemi hanno sottoposto a Renzi quello del patto di stabilità. La dichiarazione del premier è stata riferita da Antonella Tocchetto, presidente della commissione Lavori pubblici di Treviso. Renzi ha preso appunti, ha ascoltato, ha invitato tutti a scrivere alla sua mail e ha chiesto a tutti i sindaci quanti abitanti avessero i loro Comuni e quanti soldi avessero bloccati dal patto. Tra gli altri problemi sottoposti dai sindaci, la scarsità del personale e i tagli.
Nella sua prima uscita da premier Renzi è stato prima in una scuola di Treviso e subito dopo ha twittato: “Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla crisi #lavoltabuona”. Ressa di giornalisti e telecamere per il presidente del consiglio che, lasciando la scuola media Poletti di Treviso, ha dichiarato: “E’ andata molto bene”. TMNEWS
È GRAVE QUELLO CHE È SUCCESSO A TREVISO.
NON MI SEMBRA GIUSTO CONTESTARE CHI ANCORA NON HA GOVERNATO. FACCIAMOLO LAVORARE E POI LO GIDICHIAMO, ANCHE GESÙ È STATO MESSO IN CROCE .
Gesu’ era l’eletto del popolo a Renzi chi lo ha eletto? Chi gli ha dato il diritto di Governare? Se continuiamo a fare i “politicamente corretti” ed iniziamo con “non mi sembra giusto” vuol dire che non ti ricordi neanche fino a 5 minuti prima tutto quello che ci hanno fatto e chi sono e soprattutto da dove provengono. Bravo avanti cosi, e’ questo il problema dell’italiano medio ed è perquesto che ci troviamo in questa situazione. Scordiamoci del passato e facciamoli lavorare… quando li doremmo giucidare sarà sempre troppo tardi!