23 febbr – Gli italiani, nel complesso, per il 2013 danno una sufficienza piena alla propria vita (6,8), esattamente come nel 2012. La media del voto è leggermente calata rispetto agli anni precedenti, quando si superava il 7. La situazione economica, ovviamente, è tra i fattori che preoccupano di più: in dieci anni le persone che dichiarano di essere ”molto” o ”abbastanza” soddisfatte sono crollate del 14,5% passando dal 57,3% del 2002 al 42,8% del 2012. E’ quanto emerge dalle tabelle dell’Istat sulle ‘aspettative e percezione dei cittadini’ e sulla ‘soddisfazione dei cittadini’.
Nel 2013 la situazione economica, in generale, è migliorata per il 3% delle famiglie, è rimasta invariata per 38% mentre un 42,3% la considera po’ peggiorata e il 16,1% molto peggiorata.
Le risorse economiche sono ritenute ottime da meno di una famiglia su dieci (0,7%), che si concentrano soprattutto nel centro-nord del paese (nord-ovest 0,8% nord-est 1,2% centro 0,8%), mentre al sud e isole si riduce ulteriormente (rispettivamente 0,3% e 0,6%).
Le risorse economiche, per il 2013, sono valutate ”adeguate” dal 48,6% delle famiglie, che si concentrano, anche in questo caso, nel centro-nord (nord-ovest 54,2% nord-est 54,4% centro 49,3%), mentre al sud e isole si scende, rispettivamente, al 39,6% e 39,7%. Una situazione economica ”scarsa” viene denunciata dal 42,3 degli intervistati, che si concentrano soprattutto nel mezzogiorno (48%) e nelle isole (47%), mentre nel resto d’Italia i valori si riducono: 42,6% al centro; 39,1% al nord-ovest; 37,9% al nord-est.
Infine le risorse vengono giudicate insufficienti dal 7,6% delle famiglie, che anche in questo caso si trovano in percentuale maggiore al sud (11,3%) e nelle isole (11,6). Nel resto del paese, invece, si scende sotto la media, con il centro che si ferma al 6,4%, in nord-est al 6% e il nord-ovest al 5,5%.
La situazione lavorativa, quest’anno, è soddisfacente per il 73,2% degli italiani, che si dividono tra un 15% ”molto soddisfatto” e un 58,2% ”abbastanza soddisfatto”. I più soddisfatti sono gli abitanti del nord-est (76,3%) e del nord-ovest (74,1%), mentre il centro si colloca in una posizione intermedia (73,3%) seguito dal sud (71,2%) e dalle isole (66,3%).
Domanda: ma l’Istat a chi chiede? A chi fa il sondaggio? Provasse a farlo chiedendo a quelle famiglie che dopo la seconda settimana ha già finito lo stipendio, chiedesse a quelle famigli i cui figli si ritrovano 30 enni e non hanno un CA22O di lavoro…queste, non credo riuscirebbero a dire si la situazione va bene!!!