Solo in Italia un fankazzista puo’ fare il ministro del Lavoro!

ALLEANZA COOPERATIVE

22 febbr – Giuliano Poletti, dal 22 febbraio 2014 è ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana nel Governo Renzi. E noi ne prendiamo atto.

Ma chi è? E perchè è stato eletto ministro del lavoro?
Giuliano Poletti è nato a Imola, 19 novembre 1951. Diplomato come perito agrario, è stato assessore comunale all’Agricoltura e alle Attività Produttive di Imola dal 1976 al 1979. E fare l’Assessore a Imola non è certo un lavoro oggi, come non lo era in quegli anni.

Dal 1982 al 1989 è segretario della federazione del Partito Comunista Italiano di Imola. E fare il segretario di federazione non è certo un lavoro.

Successivamente diviene consigliere provinciale a Bologna. E fare il consigliere provinciale non è certo un lavoro.

Dal 1992 al 2000 è anche presidente di Efeso, ente di formazione della Legacoop Emilia-Romagna, quindi, fino al settembre 2000, è presidente della Legacoop di Imola, poi fa un salto di qualità, lo nominano presidente della Legacoop Regionale Emilia-Romagna e visto che non costa nulla, anche vicepresidente Legacoop Nazionale. Dal 2002 poi, non se ne parla, diventa addirittura presidente di Legacoop Nazionale. Nel febbraio 2013 diviene presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Mecojoni… Legacoop di Imola, Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Nazionale; Alleanza delle Cooperative Italiane….

Il 21 febbraio 2014 viene designato come ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana nel governo Renzi. Ora, che Renzi un capisce una sega, non lo devo dire io, domandatelo ai fiorentini oppure aspettate di vedere cosa  combina. Ma Renzi, mi chiedo e vi chiedo lo sa che questo fancazzista, nella vita non han mai fatto un emerito cazzo, ed è stato al vertice di queste banderuole di partito, le quali, nonostante le ruberie, le agevolazioni fiscali che hanno per legge le cooperative rispetto alle aziende dei cosiddetti “evasori”, nonostante il sostegno della casta e della s.partitocrazia affaristico clientelare, per avere gli appalti dei lavori in cambio di finanziamenti il/leciti per le propagande elettorali, ha dovuto registrare ugualmente: fallimenti di cooperative, licenziamenti di dipendenti e cig per i soci?

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Renzi lo sa che TUTTO, anche la sua permanenza al governo, dipende ESCLUSIVAMENTE da questo MINISTERO? Mi spiego meglio: o riesci a creare, lavoro, occupazione, PIENA OCCUPAZIONE e quindi ridare LIBERTA’, rimettere soldi in tasca agli italiani e automaticamente rimetti in circolo moneta che fa girare l’economia, oppure in questo paese tra pochi mesi, forse settimane accadrà ciò che è successo in Ucraina?

Com’è possibile mettere a capo del ministero del Lavoro, il Dicastero più importante insieme a quello dell’economia, in un periodo epocale come questo, un soggetto che nella sua vita non solo non ha mai fatto un cazzo, ma non ha neanche dimostrato un emerito cazzo di niente?

Armando Manocchia

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