20 febbr – Rischia una condanna a morte tramite lapidazione per adulterio una donna etiope di 18 anni che, quando era incinta di tre mesi dal marito, è stata stuprata da sette uomini a Khartoum, in Sudan, lo scorso agosto. Ora la donna, divorziata e al nono mese di gravidanza, è stata accusata di adulterio e prostituzione, mentre le è stato impedito di presentare denuncia formale per stupro.
Insieme a lei sono stati arrestati i suoi assalitori, che sei mesi dopo hanno diffuso sui social media via WhatsApp il video della violenza sessuale. Anche gli stupratori sono stati accusati di adulterio, oltre che di atti osceni e di diffusione di materiale indecente.
A difesa della vittima dello stupro è scesa in campo l’Iniziativa strategica per le donne nel Corno d’Africa (Siha), che chiede il suo immediato rilascio e denuncia che la donna è stata detenuta in una cella della polizia, dove ha dormito per terra senza un materasso e senza cibo adeguato. L’organizzazione accusa inoltre le autorita’ di Khartoum di aver agito in modo discriminatorio in quanto la vittima e’ una donna e una immigrata. La vittima si è sempre dichiarata innocente affermando che l’atto sessuale si è svolto contro la sua volonta’. adnkronos