Rufus Wainwright: “Messia gay” non è blasfema

rufus218 FEB – “Sono sorpreso dalle reazioni di alcuni gruppi cattolici conservatori all’annuncio della mia presenza a Sanremo”. Rufus Wainwright sottolinea la sua amarezza per le polemiche degli ultimi giorni.

“Penso che alcune cose dette su di me dai media vadano rettificate”, ha detto. Nel mirino è finita la sua canzone Gay Messiah. “Non è ‘blasfema’, in quanto non è un ritratto di Gesù, ma la metafora di un mondo in cui le persone omosessuali godono degli stessi diritti degli eterosessuali”.

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Rufus WainWright salirà sul palco dell’Ariston mercoledì 19 febbraio, durante la seconda serata della kermesse.

Nell’agosto 2012 ha sposato a New York il compagno Jörn Weisbrodt, con il quale cresce la figlia Viva, avuta da Lorca Cohen, figlia di Leonard Cohen, con utero in affitto. Alla cerimonia presero parte come invitati anche Yoko Ono, Sean Lennon, Lou Reed e Carrie Fisher.
La musica di Wainwright contiene diversi temi ricorrenti, fra cui la sua storia personale sull’essere gay.

Ecco il testo di una delle sue canzoni

Messia Gay

Lui allora rinascerà
dal porno degli anni 70
indossando calzini a tubo con stile
e un sorriso davvero innocente

meglio pregare per i vostri peccati
meglio pregare per i vostri peccati
perchè il Messia Gay sta per venire*

Lui cadrà da una stella
Studio 54
e apparirà sulla sabbia
della costa dell’Isola di Fuoco

meglio pregare per i vostri peccati
meglio pregare per i vostri peccati
perchè il Messia Gay sta per venire*

No non sarò io
essendo io Rufus il Battista
No io non sarò colui
che viene battezzato nello sperma

Cosa succederà invece
qualcuno chiederà la mia testa
e allora io mi inginocchierò
e glielo darò** guardando in basso

meglio pregare per i vostri peccati
meglio pregare per i vostri peccati
perchè il Messia Gay sta per venire*