18 febbr – Un raro esemplare di nibbio finito contro la pala di un impianto eolico ha perso gran parte di un’ala e ora rischia l’eutanasia. Lo fa sapere la Lipu secondo cui gli impianti eolici stanno facendo ”strage di biodiversità uccidendo rapaci e cicogne, oltre a compromettere ampie porzioni di territorio e di paesaggio italiano”. Per questo la Lega di protezione degli uccelli chiede “lo stop agli incentivi di settore dopo l’ennesimo incidente” avvenuto presso l’impianto eolico di Bisaccia (Avellino).
”Lo sviluppo del settore eolico è avvenuto con modalità distorte che hanno causato scempi di territorio e danni alla natura, dalla Puglia al Molise, dalla Campania e dalla Basilicata fino alla Calabria e alle isole”, dichiara Claudio Celada, direttore Conservazione natura della Lipu, che sottolinea come gli impianti andassero ”realizzati solo in aree già degradate e lontano dalle rotte migratorie e dalle zone di forte presenza degli uccelli”.
Per il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria, ”occorre cambiare subito le regole, fermando come primo passo le aste 2014 e i loro lucrosi incentivi di durata ventennale che finiranno per ricoprire ulteriori pezzi d’Italia di inutili pale eoliche, dirottando responsabilmente queste risorse verso efficienza, risparmio e trasporti pubblici”.
Non è una novità gli impianti sono posizionati dove insistono i venti periodici sfruttati dagli uccelli migratori