10 febbr – Sul caso dei marò si riaprono vecchie ferite. Come quelle tra l’ex ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e l’allora premier Mario Monti. L’attacco durissimo al Loden arriva dall’ex titolare della Farnesina: “Se oggi i nostri marò si trovano in questa situazione, la colpa è del governo Monti. Questa vicenda è frutto di un vergognoso errore di Monti su istigazione dell’allora ministro Passera”, che hanno rispedito i due militari italiani in India dopo che erano rientrati in Italia.
Dimessosi dalla Farnesina in segno di protesta con le decisioni di Monti, Terzi risponde così quando gli chiedono per quale motivo allora il governo italiano abbandonò la procedura di un arbitrato internazionale, che in un primo momento era stato annunciato e avviato: “Non so perchè fu abbandonata la strada dell’arbitrato. Posso dirvi, però, che le motivazioni che mi vennero vibratamente rappresentate da Monti e Passera per ribaltare la decisione di trattenere i marò in Italia, erano fondate su motivazioni di natura economica, dei danni che avrebbero subito le nostre imprese e dalle reazioni indiane”.
Terzi sottolinea: “La procedura di arbitrato internazionale era statta annunciata l’11 marzo e avviata e io mi ero ormai dimesso. Poi è stata inspiegabilmente lasciata cadere. Ci si è affidati interamente agli indiani e questa decisione è stata confermata dal governo Letta. Non vedo nessuna discontinuità nella linea adottata dall’attuale esecutivo”. libero
E’ abbastanza verosimile quello che afferma Terzi. Bisognava urlare piano con L’india perchè c’erano affari economici ingenti in corso e tenersi i maro’ per Monti e Passera-B.Intesa poteva pregiudicare questi affari. Come al solito la patria, il nazionalismo ….sempre dopo gli affari…. è la solita musica della politica estera italiana stiamo buoni con tutti se non ci rimettiamo ! Ma dignità di nazione mai ?