7 feb. – Via mamma e papa’, spazio al ‘genitore’. Cambiano a Milano le diciture impresse sui moduli di iscrizione dei bambini alle scuole dell’infanzia comunali, con l’introduzione di una dicitura generica, naturale emanazione del registro delle Unioni civili approvato da Palazzo Marino a luglio del 2012. L’evoluzione terminologica e’ frutto del lavoro della cosigliera Pd, Rosaria Iardino, che vede un’estensione del principio anche in altri ambiti, come le mense e gli abbonamenti dei mezzi pubblici.
Immediate le reazioni della minoranza: “Si tratta di un colpo di mano di Giunta e maggioranza che mettono l’opposizione e i cittadini di fronte al fatto compiuto – ha tuonato l’esponente dei Fratelli D’Italia, Riccardo De Corato -. Su un cambiamento cosi’ controverso e’ d’obbligo discutere in Consiglio e ascoltare la citta’ aprendo un dibattito in tutte le sedi della partecipazione democratica. Il Consiglio e’ stato invece del tutto esautorato. E’ un vero e proprio abuso”. (AGI) .
Comeeeeee? Padre e madre eliminati? Facendo quale gioco? Quello della kienge? Cambieremo anche la lingua?
Sicuramente per non discriminare i genitori gay mentre si discriminano le mamme e i papá che si vedono privati delle loro legittime definizioni. Ormai in Italia valgono solo i diritti delle minoranze.
Sicuramente per non discriminare i genitori gay e in questo modo vengono discriminati tutti i papá e tutte le mamme che vengono privati del diritto di essere chiamati per quello che sono.
Quale sarebbe la motivazione per abolire la parola mamma e papá?