6 feb. – Ratificare “immediatamente” la Convenzione dell’Aja sulla responsabilita’ genitoriale e la protezione dei minori. Lo ha detto il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, tornata oggi sul riconoscimento della Kafala, istituto giuridico islamico che sostituisce l’adozione e che si e’ rivelato una delle ragioni del rinvio della ratifica italiana della Convenzione del 1996. “C’e’ un ritardo da recuperare immediatamente”, ha detto la Kyenge nel corso di un’audizione parlamentare alla camera in veste di Presidente della commissione Adozioni internazionali.
All’esame del Parlamento c’e’ il disegno di legge 1589, il cui obiettivo e’ la ratifica e l’attuazione della “Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilita’ genitoriale e di misure di protezione dei minori” ma in questi anni la presenza nella maggioranza della Lega Nord, ostile all’adozione della Kafala, ha contribuito al rinvio di una ratifica, sollecitata invece anche da Bruxelles. “Siamo in ritardo”, ha spiegato la Kyenge, che si e’ impegnata per “un’accelerazione” dell’iter di ratifica. (AGI) .
Premesso che non mi piace questo ministro perchè non fa nulla se non sparare provocazioni, temo che ci sia poca informazione sull’argomento. La kafala non è l’istituto islamico che sostituisce l’adozione (detta così, pare che la proposta sia di cambiare le norme che la regolano) ma è il corrispettivo islamico della nostra adozione (che nei paesi islamici non è ammessa). Riconoscere la kafala anche in Italia permetterebbe semplicemente a quei genitori che hanno adottato (= ottenuto dal giudice straniero la sentenza di kafala = impegno a prendersi cura di un bambino abbandonato per sempre) un bambino in un paese musulmano di poterselo portare a casa.