Strasburgo, lì 4 febbraio 2014
SERGIO BERLATO (PPE-FI): HO VOTATO CONTRO LA RELAZIONE LUNACEK
“Ho votato contro la Relazione Lunacek per una “Tabella di marcia contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere” per ribadire la mia totale contrarietà a qualsiasi tentativo, più o meno esplicito, di promuovere la teoria gender nelle scuole e più in generale di indebolire la famiglia naturale formata da un uomo e una donna.”
A dichiararlo è l’On. Sergio Berlato, impegnato durante la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. “Sono convinto che questo genere di tematiche, tenendo conto delle diverse sensibilità e culture nazionali, debbano essere regolamentate a livello degli Stati membri e non ci debbano essere interferenze a livello di Unione europea. La lotta contro qualsiasi forma di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale – spiega Sergio Berlato – deve andare di pari passo con la tutela del diritto dei minori ad avere un’educazione libera, e soprattutto, con il rispetto delle opinioni di chi non si riconosce nelle richieste avanzate dai gruppi di pressione LGBT.
La manifestazione di Parigi organizzata da “La manif pour tous”, svoltasi la settimana scorsa, dimostra come sia forte la contrarietà di milioni di europei verso ogni tentativo di destrutturare la famiglia tradizionale. Spiace constatare – conclude il deputato vicentino – come non tutto il PPE abbia preso una chiara posizione contro questa Relazione, perdendo di vista i propri valori fondanti e lasciandosi conquistare dal politicamente corretto e dal pensiero debole.”
Ufficio stampa
On. Sergio Berlato
A scusate secondo il mio modesto parere tutto ciò , la relazione lunacek tende paurosamente alla pedofilia quando impone certe nuove impostazioni alla scuola d infanzia in su
A proposito di gay” non pedofili “(?)scrive Uno dei fondatori e teorici del movimento omosessuale italiano, Mario Mieli, così scriveva nel suo libro, del 1977, “Elementi di critica omosessuale” (pubblicato da Feltrinelli):
«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica».
Con queste dichiarazioni come dobbiamo leggere la proposta lunarcek ????