Caso marò, la farsa continua ed in Italia non si ha più il diritto di parlare !

maro3 febbr – Oggi due notizie che rattristano. La prima riguarda l’Italia che sta perdendo i pezzi della sua democrazia esercitando, almeno da parte di qualcuno, l’indebito diritto di censurare o controllare la libera espressione di pensiero.

Ho scritto nel dettaglio sull’argomento stamane, appena qualcuno mi ha avvertito, l’ho pubblicato in fernandotermentini.over-blog.com

Non mi dilungo oltre, un solo invito a chi attua simili approcci : NON MI INTIMORITE. Non demordo e continuerò a difendere la causa di due militari italiani oltraggiati nella loro dignità da uno Stato terzo che dimostra di non voler rispettare il Diritto internazionale e le Convenzioni Internazionali sottoscritte in ambito Nazioni Unite.

La seconda notizia è quella relativa all’ennesimo rinvio, il 26° , della Corte Suprema indiana sulla vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

L’India continua a prendere in giro l’Italia, continua a trattenere in ostaggio i nostri due Fucilieri di Marina senza elementi di accusa ed esercitando nei loro confronti un vero e proprio oltraggio dei diritti umani.

Dall’Italia solo parole, qualcuna anche di velata minaccia che sicuramente non impensierisce Delhi che invece continua per la sua strada con arroganza e supponenza, forse imitando qualche politico o rappresentante istituzionale italiano ! (latorre-e-girone-la-farsa-continua.html).

Il nostro Ministero degli Esteri non commenta questo approccio indiano, lascia la parola al Commissario de Mistura che lancia avvisi sibillini del tipo “Alla domanda su cosa fara’ se si dovesse rinunciare al Sua Act, sorridendo ha risposto “ve lo diro’ lunedi’”.

Il Vice Presidente del Senato Gasparri tuona “Sono contestabili le sedi giudiziarie indiane ma in ogni caso il realismo del nostro atteggiamento deve servire a far capire a tutti che questa vicenda non puo’ proseguire con i nostri militati in India. Abbiamo posto con fermezza, ma anche con correttezza, la questione in tutte le sedi internazionali e dovremo fare ancora di piu'”, ha sottolineato.

Sarebbe bene che anche il ministro Bonino prendesse a cuore questo problema. Napolitano si e’ molto impegnato, Letta ha condiviso l’obiettivo del rientro in Italia dei nostri maro’, Staffan De Mistura fa quello che puo’. Ma il ministero degli Esteri puo’ e deve porre fine alla sua latitanza di questi mesi”, ha concluso

Sì senatore, condividiamo ! E assolutamente da condannare la delega che l’Italia ha concesso all’India di giudicare, è da colpevolizzare la scelta di non ha garantito ai nostri militari l’immunità funzionale trattenendoli in Italia quando era possibile ed è vero che il Ministro Bonino non può delegare tutto a de Mistura ma dovrebbe scendere dal suo piedistallo ed andare a Delhi, anche “ossequiando per ottenere” come consiglierebbe il suo ruolo di massimo rappresentante della diplomazia italiana.

E’ però altrettanto vero, caro Senatore, che la politica, improvvisamente resuscitata dopo un lungo letargo durato 24 mesi, è forse ancora assonnata e non pretende l’essenziale : l’avvio immediato dell’Arbitrato internazionale.

Un attendismo inconcepibile, come se qualcuno abbia completamente rinunciato alla propria sovranità scegliendo la strada di accettare una condanna indiana e riavere i due Fucilieri in Italia in base all’accordo sottoscritto fra Delhi e Roma nell’agosto del 2012.

Nel frattempo, la Bonino non scende dal suo piedistallo, de Mistura se fino ad ora ha arrancato ora è in affanno e su Massimiliano e Salvatore è sospesa la spada di Damocle della Pena di morte.

Se questa è l’Italia, povera Italia !!!

Fernando Termentini, 3 febbraio 2014