Arcigay: Letta non puo’ andare a Sochi a stringere la mano agli omofobi

arcigay3 febbr – “L’Italia grazie a Enrico Letta ha già perso le sue Olimpiadi”. Sono “parole sconfortanti e che offendono la nostra intelligenza” quelle che il premier Enrico Letta ha pronunciato per giustificare la sua presenza alla cerimonia inaugurale dell’olimpiadi invernali di Sochi. Lo ha affermato in una dichiarazione Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, sottolineando che “quando sui diritti hanno la meglio le forniture di gas o un’operazione di marketing, abbiamo svenduto l’onore di un Paese”.

“Nelle scorse settimane si erano moltiplicati gli appelli rivolti al premier per disertare quell’appuntamento, come segno di dissenso dalle leggi omofobe in vigore nella Russia di Putin (Legge omofoba? Russia: promulgata la legge contro la propaganda gay ai minorenni), così come hanno annunciato di fare il presidente Usa Barack Obama, quello francese François Hollande, e perfino i conservatori Angela Merkel e David Cameron. Letta invece – fa notare il presidente di Arcigay – si smarca dalle culture democratiche, quelle dei diritti, e annuncia che andrà a dire a parole ciò che altri capi di stato mostreranno con un fatto inequivocabile: l’assenza. Abbiamo bisogno di fatti, signor Primo Ministro. Abbiamo bisogno che la questione dei diritti in Italia sia ritenuta non negoziabile, urgente e improcrastinabile come è negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Inghilterra”.

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“Non può dirci – ha proseguito su Letta il presidente Arcigay- che parteciperà a un’abbuffata per promuovere una dieta. Non può stringere la mano di chi arma la violenza degli omofobi, brindarci assieme, e sostenere che così facendo lei sta esprimendo un dissenso. È un’argomentazione surreale che offende l’intelligenza di chi l’ascolta. Ma soprattutto mettere il tema delle discriminazioni sullo stesso piano di un’operazione di marketing è la fotografia amara e sconcertante della deriva della politica italiana, del totale smarrimento di un senso etico e della rinuncia a fare della politica lo strumento di affermazione di giustizia, dignità, civiltà, democrazia”. tiscali