1 febb “Ormai il terzo polo e’ Grillo. Addio al sogno centrista, torno con Alfano e Forza Italia. Non ostacolero’ Renzi”. Lo dice in una intervista alla Repubblica Pier Ferdinando Casini.”Oggi la partita che stiamo giocando e’ un’altra – ha spiegato – quella contro un populismo anti-europeo e anti-istituzionale, che mette a soqquadro il Parlamento e attacca in maniera dissennata il Capo dello Stato. Le forze responsabili, centrodestra e centrosinistra, sono chiamate a serrare le file. Non c’e’ piu’ spazio per procedere in ordine sparso, non servono a niente le battaglie di retroguardia”.
Casini sottolinea: “io per costruire il centro ho rischiato, ho rotto con Berlusconi, sono passato all’opposizione, ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani si sono defilati.
Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, lo aveva fatto Beppe Grillo”.
Riferendosi alla legge elettorale, l’ex leader Udc afferma: “sia chiaro: io votero’ un emendamento sulle preferenze, penso che ci sia ancora spazio per migliorare questa legge ma vada come vada, meglio l’Italicum che continuare cosi’. E’ in corso una ristrutturazione drastica delle forze politiche, Vendola l’ha gia’ capito e punta a mettersi d’accordo con Renzi. A noi moderati invece, spetta il compito di lavorare sullo schema del partito popolare europeo. E dobbiamo fare in fretta perche’ il centrodestra e’ molto indietro sul piano dei contenuti rispetto alla carica innovativa rappresentata da Renzi”.
Parlando proprio del segretario del Pd, Casini ammette: “puo’ sembrare uno smargiassone e io stesso non gli ho risparmiato critiche.
Ma non voglio mettergli i bastoni fra le ruote. Ci siamo parlati e ci siamo intesi”. Perche’? “Perche’ e’ un politico e sono i politici non gli apprendisti stregoni che producono le reali innovazioni. Renzi e’ un prodotto del laboratorio politico, esattamente come Casini. Solo che a differenza mia, ha vent’anni di meno e per questo lo invidio”. Casini ha spiegato che il nuovo Ppe italiano sara’ costruito “con Alfano ovviamente. Ma da Toti a Fitto, insieme a slogan del passato, ho sentito anche cose sensate. Per noi quella di Berlusconi e’ una grande questione che esiste. Le divaricazioni drammatiche che ci sono state non possono essere ricomposte con una battuta ma con un dibattito politico serio”. (AGI) .