31 genn – L’acquisizione della Motorola da parte della cinese Lenovo ha conquistato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ma contemporaneamente tantissime aziende di secondo piano, per dimensioni e bilanci, continuano a passare sotto l’ombrello della Cina. L’allarme viene lanciato oggi dal quotidiano tedesco Die Welt, secondo il quale, solo nello scorso anno, ben 25 aziende tedesche sono state acquistate da imprenditori cinesi, aziende le cui tecnologie sono spesso decisive sul mercato della concorrenza mondiale.
La Germania, assieme alla Gran Bretagna, è l’obiettivo preferito dai cinesi. In Francia, scrive Die Welt, “ne hanno trovate solo 15, in Finlandia e in Italia 7 ciascuna”.
Complessivamente non ci sono mai state finora così tante aziende europee in mano cinese: 120 nel 2013, 119 nel 2012, appena 34 dieci anni fa. In Germania la Cina è il sesto investitore, dietro agli Usa, al Regno Unito, alla Svizzera, alla Francia e all’Austria. I settori preferiti in Germania sono quelli degli elettrodomestici e dell’industria automobilistica e la componentistica. Nel Regno Unito le aziende del settore immobiliare, edile e minerarie, in Francia quelle vinicole e alimentari.