30 genn – Non è delle più serene l’atmosfera all’interno del Partito democratico. Non è sulla legge elettorale che ci sarà lo scontro più feroce, ma sulle spese interne del partito.
Il problema era destinato a esplodere, inevitabilmente. Il tesoriere Antonio Misiani ha mollato la cassa a fine dicembre con un passivo di 4 milioni di euro. Un rosso che per il 2014 è atteso a quota 7-8 milioni, se passa la legge sui rimborsi elettorali.
Renzi and company, arrivati alla guida del partito, hanno trovato conti in rosso, spese folli in consulenze, decine di unità di personale inutilizzato e anche una manciata di nuove assunzioni nonostante il blocco già operante da qualche anno. Vecchia e nuove dirigenza arriveranno allo scontro, scrive L’Espresso:
Francesco Bonifazi, nuovo tesoriere del Pd, non si aspettava una situazione così disastrosa.
Si va da spese considerevoli per un esercito di personale “spropositato” (200 unità, di cui 157 utilizzate effettivamente), al superamento dei vincoli derivanti dal blocco delle assunzioni, già deciso nel 2011, e che invece lo scorso marzo avrebbe portato ad immettere in ruolo (cioè a tempo indeterminato) dirigenti di primissimo piano, subito prima del loro ingresso in Parlamento.
Nel partito si farà “pulizia” nel personale, perchè come scrive il settimanale c’è chi “da sempre lavora come una bestia” e chi, in orario di servizio, completava le compere dei saldi o faceva la fila dal macellaio. Renzi, come già fatto a Firenze, su questo punto sarà inflessibile.
Le spese contestate vanno, tra l’altro, dal numero considerevole di copie de L’Unità destinate al macero (“la consistenza del partito garantisce somme cospicue di finanziamento pubblico al giornale. Per il resto dovrebbero valere le regole del mercato”), fino ai 324 mila euro destinati all’aggiornamento del sito del Partito Democratico. “Con gli stessi soldi prendo dieci unità di personale inutilizzate, gli faccio la formazione e le mando ad aggiornare il sito della Nasa, oltre a quello del PD”, è uno dei ragionamenti spicci che circolano.
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