29 gen 2014 – ”Abbiamo esibito una grande apertura nei confronti di Renzi e grande rispetto verso la mobilitazione democratica delle primarie. Abbiamo messo da parte qualunque istinto di faziosita’ o pregiudizio. Non ho cavalcato il coro di chi polemizzava con Renzi per l’incontro con il Cavaliere, anche perche’ molti di coloro che lo hanno criticato hanno fatto fatto un governo con lui e volevano cambiare la Costituzione con lui. Quello che mi ha spiazzato e’ stato l’aver siglato un patto con Berlusconi, che non a caso rivendica il progetto come una sua creatura”.
Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta’, in un’intervista concessa alla Gazzetta del Mezzogiorno. ”Un patto – prosegue il leader di Sel – che non contempla l’ineggibilita’ a causa del conflitto di interessi, contempla un combinato disposto di abnorme premio di maggioranza e abnorme soglia di sbarramento, rappresenta il marchingegno utile a saziare l’ingordigia dei grandi partiti. Un patto che disprezza le minoranze, e non risponde all’unico quesito utile: come puo’ un sistema elettorale accorciare le distanze tra cittadini e istituzioni, restituendo loro il diritto di incidere sulla scena pubblica”. ‘
‘L’abbraccio con il Caimano – ricorda – ha sempre portato male alla sinistra, ed e’ sempre stato criticato dai rottamatori che rimproveravano proprio al Pd di aver dimenticato per 20 anni nel rapporto con il Cav il nodo cruciale del conflitto di interessi. Non penso alla mia bottega, ma al futuro del centrosinistra e della democrazia. Io vorrei – conclude Vendola – andare al voto anticpato e penso anche gli italiani con una buoba legge elettorale, cosa che l’Italicum non e”’.