28 GEN – A causa della instabilita’ politica nel nord Africa e nel Magreb, il governo spagnolo ha ridotto a un terzo gli aiuti di 300 milioni di euro per finanziare progetti di cooperazione allo sviluppo attraverso la Banca europea di investimenti, approvati nell’ottobre 2011. Il contributo della Spagna, che nel 2014 presiede l’Iniziativa 5+5, era diretto a realizzare investimenti nel risanamento delle acque, in energie rinnovabili, efficienza energetica, cambio climatico, sostegno alle piccole e medie imprese e creazione di impiego nei paesi della sponda sud del Mediterraneo.
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L’obiettivo dichiarato era rivitalizzare il tessuto socio-economico dei paesi dell’aerea ed evitare il rischio di stagnazione economica a corto termine, per i processi di transizione democratica in corso. Ma, l’instabilità dei paesi arabi ha lasciato senza effetti l’impegno. “Dal momento che la regione non si è stabilizzata secondo le aspettative iniziali, non è stato possibile collocare la prima tranche di 100 milioni di euro nel termine stabilito” del 31 dicembre 2013, ha comunicato l’esecutivo spagnolo lo scorso 20 dicembre.
Fonti governative assicurano che l’accordo fra la Spagna e la Bei potrebbe ancora concretizzarsi su operazioni da finanziare nel primo semestre del 2014. La seconda tranche di 200 milioni doveva essere investita in un “veicolo multidonante”, una linea finanziaria per il Mediterraneo da inserire nello strumento per gli investimenti e l’associazione euro-mediterranea creato dalla Ue nel 2003, nell’ambito della Bei. Ma l’esecutivo di Mariano Rajoy, in una nota del Consiglio dei ministri citata dai media, assicura che “la continuazione della situazione d’instabilità nei paesi del nord Africa e della crisi finanziaria in Europa non ha consentito la creazione dei veicolo multidonante”, per cui si procede alla cancellazione della tranche dei finanziamenti. In sostanza, dei 300 milioni, restano solo 100 da investire, condizionati peraltro a passi avanti da compiere nell’area nel primo semestre dell’anno. (ANSAmed)