27 genn – (net1news) Ancora un suicidio collegato alla crisi. Non c’è la conferma ufficiale ma le indagini avviate dalle forze dell’ordine di Taranto sul fatto di sangue vanno, purtroppo, in questa direzione. È il corpo di un cinquantaduenne di Alberobello, nella provincia di Bari, quello che era stato ritrovato questa mattina all’alba da un pescatore nella Città dei due mari, nel canale navigabile – in prossimità del castello Aragonese, sotto il ponte girevole.
Disoccupato da alcuni mesi – lavorava come impiegato presso un’azienda del barese – lo sventurato, che non aveva con sé documenti utili al riconoscimento, si è lanciato in mare la scorsa notte dal Ponte Punta Penna. Sulla sua auto, parcheggiata in un’area di sosta dove l’uomo, scavalcato il guard rail ha fatto il folle volo, è stato rinvenuto un biglietto dal quale si evincono i motivi del gesto estremo: le difficili condizioni economiche e, probabilmente, anche quelle familiari. Il suo corpo, spinto dalle correnti marine, è arrivato fino al canale navigabile dove alcuni pescatori hanno fatto la drammatica esperienza di vederlo galleggiare cadavere. Sul posto sono quindi intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e gli operatori del 118 ad analizzare il cadavere che presentava una evidente ferita alla testa, riconducibile al volo in mare fatto dall’uomo. Si attendono maggiori dettagli sul caso, inquietante per la coincidenza temporale con altre tragedie similari.