UE: in Italia il 12% degli occupati non riesce a vivere del suo stipendio

tasche23 genn – L’Italia è il Paese che ha conosciuto dal 2008 il declino più elevato della situazione sociale di chi lavora: oltre il 12% degli occupati non riesce a vivere del suo stipendio. Solo Romania e Grecia fanno peggio (oltre il 14%) ma la loro situazione era grave già nel 2008: lo afferma lo studio Ue sull’occupazione. “Dal 2010 gli stipendi delle famiglie in Ue sono diminuiti, e i cali sono stati particolarmente profondi (oltre cinque punti percentuali in due anni) in Grecia, Spagna, Italia, Irlanda, Cipro e Portogallo”, si legge nel rapporto.

In generale in Europa dal 2008 al 2012 il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale è salito di 7,4 milioni, ovvero oggi è un quarto della popolazione europea (125 milioni) ad essere a rischio indigenza. E Italia, Grecia e Irlanda sono i Paesi dove la situazione si è deteriorata maggiormente, cioè hanno visto salire il numero delle persone in difficoltà di oltre cinque punti percentuali in quattro anni.

Dato il quadro fosco della situazione sociale in Ue, la Commissione conclude che “nonostante i primi timidi segnali di ripresa economica, mercato del lavoro e situazione sociale restano una grande sfida e il carattere inclusivo della possibile ripresa è incerto”.

“In Italia non cresce solo la disoccupazione ma anche la povertà”, ha detto il commissario Ue al lavoro Lazlo Andor presentando il rapporto. Altro dato allarmante: l’Italia è il Paese peggiore d’Europa per chi perde il lavoro: le possibilità di trovarne un altro entro un anno sono tra 14-15%, cioè le più basse di tutti i 28 Stati membri dell’Ue. ansa

2 thoughts on “UE: in Italia il 12% degli occupati non riesce a vivere del suo stipendio

  1. nel mio caso siamo una fam. di 4 persone io, mio marito e 2 ragazzine…
    mio marito impiegato in azienda chimica, io impiegata precaria da 7 anni contratti a tempo det…, mutuo 800.00 euro al mese, una figlia alle superiori in scuola privata solo dall’anno scorso perchè ha avuto una crisi sull’altro istituto.. vabbè x i figli si fà anche questo, la piccola alle medie statali… 2 posti di lavoro divverenti quindi 2 auto, 2 bolli, 2 assicurazioni, benzina…l’appartam di proprietà quindi manutenzioni continue tutte a ns carico, (si spacca il cancello, la candaia fuori uso, un canale da cambiare..) le spese mediche..; la figlia maggiore con il diabete tipo 1 (quello insulinico..) ci hanno levato sia il rimboros che percepiva di euro 200 che la legge104 sull’accompagnamento… il dentista x tutte e due, naturalmente da quello convenzionato dell’asl ma comunque delle mazzate lo stesso (anch’io ho grossi problemi da sistemare ma aspetto tempi migliori, solo che il tempo peggiora la condizione..ma si sà le mamme si tirano indietro in tutto) lo sport in palestra comunale della piccola una quota ragionevole, ma pur sempre da tirar fuori.. abbigliamento ormai quasi a zero, non si compra più.. bollette una croce! tra metano ed enel un salasso, telefoni… spesa alimentare.. ormai si va’ al LIDL..
    insomma tutto questo per dire che se prima si faticava ad arrivar a fine mese ora non si arriva al 15!!! e spesso e volentieri mai avrei pensato ma dobbiamo spesso rivolgerci ai nonni talvolta anche i piccoli risparmi delle ragazze.. grazie governo ladro!

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