22 genn – La Commissione Europea, su proposta del vicepresidente responsabile per la politica industriale Antonio Tajani, ha adottato oggi l”Industrial Compact’, ovvero la strategia di rilancio per l’industria europea che fissa come obiettivo il raggiungimento del 20% del Pil dal manifatturiero entro il 2020. A disposizione per l’innovazione e la competitività dell’industria almeno 150 miliardi di fondi Ue.
A disposizione – in particolare per sei settori chiave quali le auto verdi, le ecocostruzioni, le materie prime, le tecnologie abilitanti, le reti intelligenti, bioprodotti e manifatturiero avanzato – circa 100 miliardi di euro dai fondi strutturali Ue, poi un’altra quarantina dal programma per innovazione e ricerca Horizon 2020 e un’ulteriore decina dal programma per le imprese Cosme.
E’ un ”segnale chiaro”, ha detto Tajani, sottolineando la necessità di un ”forte impegno” per ”assicurare la coerenza” delle politiche in tutti gli altri settori trasversali all’industria. La comunicazione ”Per un rinascimento industriale europeo” che ha ricevuto il via libera dal collegio dei commissari invita gli stati membri a ”riconoscere l’importanza centrale dell’industria per la creazione di occupazione e crescita, e a integrare le preoccupazioni di competitività relative all’industria in tutte le politiche di settore”.
Il Piano Ue prevede quindi azioni per tagliare la burocrazia e facilitare l’imprenditorialità, come per esempio tre giorni per avviare un’azienda al costo di 100 euro e un mese per ottenere i permessi necessari, ma anche per facilitare l’accesso al credito, alle materie prime e all’energia, massimizzare il potenziale del mercato interno Ue, promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, stimolare la mobilità e migliorare la formazione. ansa
In pratica (TASSE) prelevate da aziende che funzionano per finanziare deliri pseudo-verdi 🙂
Non bisogna lamentarsi se sempre piu’ imprenditori delocalizzano o semplicemente chiudono.
RICORDO : L’Europa ha approvato il pacchetto Kyoto in un momento in cui era il nostro Mario Monti commissario della Ue
Chiare le parole di Monti : …NON DOBBIAMO SORPRENDERCI CHE L’EUROPA ABBIA BISOGNO DI CRISI, DI GRAVI CRISI PER FARE PASSI AVANTI.
I PASSI AVANTI DELL’EUROPA SONO PER DEFINIZIONE CESSIONI DI PARTI DELLA SOVRANITA’ NAZIONALI a un livello comunitario.
E’ chiaro che il potere politico ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale POSSONO ESSER PRONTI A QUESTE CESSIONI SOLO QUANDO IL COSTO POLITICO E PSICOLOGICO DEL NON FARLE DIVENTA SUPERIORE AL COSTO DEL FARLE PERCHE’ C’è UNA CRISI IN ATTO VISIBILE E CONCLAMATA”..
Marchionne stronca l’auto elettrica «Affare da masochisti»
Auguri a chi filosofeggia sulle auto elettriche e bioprodotti 🙂