Venezia, 22 gen 2014 – Forte appello del patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ai sindaci e alle altre autorita’, perche’ accolgano i profughi da Lampedusa. ”Comprendo le difficolta’ e anche le obiezioni sollevate da parecchi sindaci del nostro territorio – ammette il patriarca dalle pagine del Corriere del Veneto -.
So bene che certe zone e popolazioni sono gia’ da tempo sotto pressione o hanno vissuto esperienze non sempre positive, anche in un recente passato. Problemi o complicazioni di carattere finanziario e normativo non sono di poco conto e non vanno sottovalutati”. ”Siamo, pero’, di fronte a persone in grave difficolta’ che chiedono d’essere accolte e aiutate a risollevarsi – insiste Moraglia -. E sappiamo, d’altronde, che nessuno lascia il proprio Paese volentieri; me lo ha ricordato, con tutta la forza della sua testimonianza, una giovane donna incontrata all’inizio dell’anno nel carcere della Giudecca”.
Per mons. Moraglia, ”soprattutto la politica, nelle sue diverse articolazioni, e’ chiamata a farsi carico dei problemi, senza sfuggirli, soprattutto per quello che riguarda il tempo del ‘dopo accoglienza’ che richiede serie politiche europee e nazionali per una vera integrazione e l’inserimento reale nel tessuto sociale del nostro continente”. E, in ogni caso, ”l’immigrazione non deve piu’ essere considerata solamente un problema italiano”. asca
Ma perchè non li ospiti tu? E’ facile parlare, devi anche operare materialmente e non solo dire delle stronzate.
Maledetta chiesa cattolica… ieri l’Impero romano, oggi l’Italia!
Caro Mons. Francesco, anch’io come molti italiani hanno lasciato la propria terra, ma non per guerra ma per necessità…
Se i sindaci devo aprire le porte, io proporrei il contrario, le porte le aprisse il Vaticano!!!
Il detto dice: il bue dice cornuto all’asino