Boldrini: chi contesta la Kyenge getta discredito sulle istituzioni italiane

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ROMA, 22 GEN – Le contestazioni e gli insulti contro Cecile Kyenge sono inaccettabili, specie se arrivano da rappresentanti delle istituzioni. La presidente della Camera, Laura Boldrini, non fa nomi ma è evidente che la “solidarietà e la vicinanza” manifestata alla ministra dell’Integrazione deriva dalle contestazioni che i rappresentanti della Lega Nord continuano a inscenare ad ogni iniziativa pubblica alla quale Kyenge è chiamata a partecipare.

Al termine di una colazione di lavoro che si è svolta a Montecitorio, la presidente ha testimoniato la “vicinanza” sua personale e della Camera alla ministra mentre, fuori dal palazzo, i parlamentari della Lega Nord manifestavano.

“Non è accettabile – ha dichiarato Boldrini – che rappresentanti delle istituzioni, siano esse locali o nazionali, insultino e contestino la ministra solo per il colore della sua pelle. Tutto questo, come ho detto a Cecile Kyenge, ci deve far sentire a disagio. Tutti. L’ho incoraggiata a andare avanti perché sta facendo tanto per il nostro Paese e le ho detto che di non scoraggiarsi perché, chi la contesta, è una minoranza chiassosa, mentre gli italiani sono con lei. Gli italiani sanno bene che, ormai, siamo un Paese composito con tanta gente che arriva da lontano e capiscono il valore del lavoro della ministra”.

“C’è una minoranza che cerca di intimidirla ma, essendo appunto una minoranza, come tale deve essere considerata. Il mio è un sostegno al suo operato”.

Immediati i ringraziamenti del ministro, “per la sua voce forte di cui in questo momento il nostro Paese ha bisogno. Ha fatto bene a dire che c’è una minoranza chiassosa che mi contesta, mentre c’è una maggioranza silenziosa che mi manifesta solidarietà e sostegno” ha detto Kyenge.

Ma il ministro per l’Integrazione resta nel mirino della Lega Nord. I parlamentari del Carroccio si sono dati appuntamento nella piazza antistante alla Camera per manifestare contro l’abolizione del reato di immigrazione clandestina e “l’ennesimo svuota carceri della vergogna”.

Il capogruppo al Senato Massimo Bitonci ‘bacchetta’ la presidente della Camera: “Anziché solidarizzare con un ministro incompetente – dice – venga fuori a manifestare con le vittime”.

Nicola Molteni, della Commissione Giustizia di Montecitorio, rincara la dose. “Boldrini sta banchettando con la potente Kyenge – tuona – scenda dai Palazzi e venga piuttosto a confortare chi i reati li subisce”. Per Bitonci, la Kyenge con il suo mandato “non ha fatto altro che creare una situazione difficile nel Paese, parlando di ius soli e battendosi per i clandestini”.

I leghisti srotolano poi due striscioni, in uno ribadiscono il loro ‘no allo svuota carceri’, nell’altro rimarcano che ‘la clandestinità è un reato’. “Il 67% dei clandestini – denuncia Bitonci – commette reati, soprattutto al Nord. Lo svuota-carceri, l’ennesimo per giunta, è un gravissimo errore. Preferiamo solidarizzare con chi subisce questi crimini, altro che Kyenge…”. adnk