Il Senato cancella il reato di clandestinità

kyenge 21 genn – La ministra dell’Integrazione Cècilie Kyenge aveva lanciato un monito ieri da twitter in vista dell’assemblea del Senato di oggi: “Sul reato di clandestinità la giurisprudenza ci ha già fatto capire l’anomalia, ora la politica deve fare la sua parte”.

(E da quando in qua, signora Kyenge, è la magistratura che legifera in democrazia??)

La Camera Alta ha cominciato oggi: con 182 voti a favore, 16 contrari e 7 astenuti è stato approvato l’emendamento del governo che prevede la cancellazione del reato di clandestinità e lo trasforma in illecito amministrativo. La valenza penale verrà mantenuta in caso di violazione di provvedimenti amministrativi emessi in materia di immigrazione (come il fatto di rientrare in Italia una volta espulsi, ma anche l’obbligo di presentarsi in Questura).

A illustrare l’emendamento al Senato è stato il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri: “Chi per la prima volta entra clandestinamente nel nostro paese non verrà sottoposto a procedimento penale, ma verrà espulso”. Ma, se rientrasse, a quel punto “commetterebbe reato”. “Nessun passo indietro – assicura Ferri – il governo ha semplicemente voluto specificare espressamente quanto già contenuto nella norma”.