20 gen. – Hanno sequestrato e torturato un connazionale per diverse ore. E’ accaduto in provincia di Trapani dove i carabinieri della compagnia di Alcamo hanno arrestato due tunisini. Gli stranieri sono entrati in azione nel ristorante “Egesta Mare” di piazza Petrolo, a Castellammare del Golfo, dove la vittima lavora come cameriere: lo hanno avvicinato e costretto, dietro la minaccia di un coltello, a salire sulla sua auto. Poco prima lo avevano cercato nella sua abitazione, compiendo un vero e proprio raid, buttando a terra il portone di ingresso e mettendo a soqquadro l’appartamento dove e’ stata ritrovata un’ascia conficcata nella porta di ingresso. Subito sono scattate le ricerche da parte di numerose pattuglie provenienti da Alcamo, Castellammare e Calatafimi.
Sino alla telefonata al 112 che segnalava la presenza di un cittadino ferito all’interno di un bar: si trattava del sequestrato che si era rifugiato nel locale. Presto sono stati bloccati due fratelli che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, hanno sottoposto la vittima per circa due ore a una serie di feroci sevizie. L’uomo e’ stato colpito violentemente al capo con una mazza in legno e, successivamente, con vasi in vetro, bastoni; poi pugni e calci su tutto il corpo. Solo un attimo di distrazione dei sequestratori ha consentito al malcapitato di darsi alla fuga.
Anche la ragazza italiana, poco piu’ che ventenne, trovata nella casa dei due criminali, presentava numerose tumefazioni al volto. Alla base delle violenze la gelosia legata a degli sms scambiati tra la donna e l’aggredito. I due fratelli, accusati di tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di arma, minacce aggravate, danneggiamento aggravato e maltrattamenti in famiglia, sono stati rinchiusi nel carcere di Trapani.