20 gen. – E’ un un vero e proprio tesoro da oltre 2 milioni di euro – fra denaro, titoli di credito, monili, collane e gioielli d’oro – quello sequestrato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma a 20 rom residenti nei vari campi nomadi autorizzati della citta’. Questi ultimi ufficialmente risultavano indigenti tant’e’ che fruivano di alloggio ed utenze domestiche (acqua, elettricita’ e gas) gratuiti a carico di Roma Capitale oltreche’ dell’esenzione dalla tassa sui rifiuti.
Un patrimonio, quello scoperto dalle Fiamme gialle, “sproporzionato e non giustificato dai redditi dei rom che, invece, annoverano numerosi precedenti per gravi reati quali furto, ricettazione, rapina, porto e detenzione abusiva di armi, falsificazione di monete e false identita’”.
Dalle indagini del Nucleo di polizia tributaria di Roma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della locale procura della Repubblica, e’ emerso che alcuni soggetti avevano la disponibilita’ di ingenti somme su conti correnti e libretti di deposito, nonche’ di azioni ed obbligazioni oltre che di gioielli custoditi in cassette di sicurezza. Ora questi “truffatori di denaro pubblico”, sulla carta “nullatenenti”, dovranno fare i conti con la giustizia, il fisco e Roma Capitale.
Gli elementi raccolti dalle Fiamme gialle hanno infatti permesso alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma di emettere 20 provvedimenti di confisca dei beni gia’ sottoposti a sequestro, “sulla base – spiegano gli investigatori – della manifesta sproporzione fra il patrimonio posseduto ed i redditi dichiarati al fisco, nonche’ della conclamata pericolosita’ sociale dei proprietari, trattandosi di pregiudicati resisi responsabili, negli anni, di numerosi episodi criminosi”. La Polizia municipale ha attivato le procedure tese a sanzionare “l’illecita percezione di pubbliche sovvenzioni”. (AGI) .