TARES, ennesimo Crimine di Stato

tares13 genn – Il Comune di Resana ha spedito una lettera a tutti i cittadini avente ad oggetto: Tares 2013- Versamento della maggiorazione tributaria a copertura dei costi per i servizi indivisibili, prevista dall’ art. 14, comma 13, del D.L. 201/2011.

Tengo altresì a precisare che tale lettera è a firma del Commissario Prefettizio Dott.ssa Marzia Baso e datata 21 novembre 2013, mentre ai cittadini di Resana tale lettera è pervenuta solamente in data 3 e 4 dicembre 2013, confermato dal timbro postale sulla busta di . I termini di pagamento previsti sono: “….versato allo stato in unica soluzione entro il 16 dicembre 2013.

In ogni caso ci troviamo subito di fronte all’ ennesimo sopruso commesso dalla pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini in quanto, sia facendo riferimento alla data di invio o di ricevimento della lettera non sono rispettati i 30 giorni di preavviso!!!!

Lo stato e la pubblica amministrazione continuano a perpetrare contro noi cittadini quello che io definisco da molto tempo come dei veri e propri “CRIMINI DI STATO” legalizzati in quanto legiferati da uno stato nel quale non mi riconosco più e che continua ad emanare leggi di dubbia legittimità.

Giusto per prenderci in giro propio in questi giorni, visto che molti si sono rifiutati di pagare questo ennesimo sopruso, con la legge di stabilità stanno proponendo di spostare la data del termine ultimo di pagamento al 15 gennaio 2014, sperando che le festività natalizie impietosiscano il cuore degli “schiavi” di questo folle e assurdo sistema.

Nel mio Comune (Resana) e nella maggior parte di quelli della nostra zona, non esistono costi per servizi indivisibili, è l’ esempio eclatante dell’ ennesima bugia che ci raccontano per rubarci i nostri soldi, i nostri risparmi, i nostri sacrifici ed il nostro lavoro.

L’ anno scorso sono stato a Roma a manifestare, assieme ad altri 1000 Sindaci provenienti da tutta Italia, per esprimere il nostro disappunto di fronte a queste leggi criminali. Ci avevano rassicurato che la Tares sarebbe stata lasciata ai comuni e invece… eccezionalmente e solo per quest’ anno obbligano i Sindaci a farla pagare ai cittadini e l’ intero importo deve essere versato allo Stato andando così ad aumentare gli sprechi di una macchina pubblica ormai fallita.

La cosa assurda è che questa nuova gabella non ci sarà più il prossimo anno. Allora mi do ragione quando insisto che è l’ ennesima bugia e che quella dei costi indivisi è solo una scusa per farci pagare gli sprechi degli altri.

Di fronte ad un crimine legalizzato mi sorge spontanea una domanda: “chi è più colpevole, chi ruba, chi tiene il sacco o chi vede e non denuncia?”

Noi cittadini da che parte stiamo? Alcuni Sindaci si stanno lavando la coscienza inviando lettere ai cittadini scrivendo che sono obbligati ad applicare la legge! Che gente di “forte spessore morale”, dico io in modo ironico. Ma se uno ti obbliga a commettere qualcosa che va contro i tuoi principi etici e morali tu cosa fai? Preferisci la poltrona? Se guardiamo alla storia di 2000 anni fa e qualcuno ti obbliga ad uccidere i figli primogeniti, solo perchè fai parte di una certa struttura militare, sociale, familiare, commerciale, pubblica o altro, come ti comporti?

Non possiamo pensare di avere un mondo migliore se continuiamo a commettere azioni che vanno contro il buon senso, l’ etica o la morale.

Non possiamo pensare che il mondo sarà diverso se ci comportiamo sempre alla stessa maniera.

La Corte dei conti italiana ha espressamente e chiaramente dichiarato che puntare sul continuo aumento della pressione fiscale finirà per portare ad un corto circuito del sistema “Italia”.

La stessa Corte Europea ha detto che la pressione fiscale italiana non è più sostenibile e che bisogna incidere sulla riforma strutturale della macchina pubblica, abbassare le spese, eliminare gli sprechi ecc.

Per quanto possa sembrare irreale ed assurdo vi segnalo cosa è successo a Resana, solo a titolo di esempio.

A tre diverse famiglie che abitano in abitazioni che hanno la stessa superficie calpestabile (appartamenti fotocopia, come li definisco io) hanno ricevuto i seguenti importi da pagare: alla prima Euro 33,90, alla seconda Euro 53,40 e alla terza Euro 95,40.

Per quanto paradossale possa sembrare, questi sono i documenti che il Comune ha fatto pervenire alle famiglie e fortunatamente possiedo copia dei documenti, motivo per cui lo posso dire a gran voce. Da una ricerca fatta di questi errori o “sviste” fatte appositamente per incamerare più soldi ce ne sono tantissime. Invito tutti ad essere molto scrupolosi prima di pagare e sostenere amministrazioni che scaricano le loro inefficienze sui cittadini.

La pubblica amministrazione si difende dicendo che i cittadini devono controllare, ma io mi chiedo come lavorano i dipendenti della pubblica amministrazione, visto che sono pagati per darci un servizio e non un danno? Forse i vari pubblici uffici non comunicano sufficientemente bene al punto da “inventarsi” i numeri?

Quando il pubblico sbaglia a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini.

Ecco perchè bisogna mettere un tetto agli stipendi dei burocrati, dei dirigenti dei direttori, degli amministratori della pubblica amministrazione e dovranno essere soggetti alle stesse regole dei Lavoratori privati con orari e regolamenti in atto nei contratti nazionali del mondo del Lavoro privato. Il posto di lavoro deve essere confermato dal lavoro che ogni giorno uno svolge con passione e competenza, e non un rifugio dove continuare a scaricare le inefficienze ed incapacità contro i cittadini.

Il pubblico si permette il lusso di creare gli esodati, di non pagare le aziende e conseguentemente far fallire le aziende, erogare pensioni d’ oro a taluni e ad altri lasciarli con pensioni da fame e così via, mentre al 27 di ogni mese sono super pronti a garantirsi lo stipendio.

Le regole devono essere uguali per tutti, solo allora avremo uno stato in cui ci si identifica e si ama.

Non esistono cittadini di serie A o serie B, ma siamo tuti cittadini dello stesso paese.

Loris Mazzorato